Smallworld è il primo gioco fantasy che mette il giocatore davanti ad una tematica sottovalutata, l’eccessiva crescita demografica delle varie razze. Il mondo è troppo piccolo per quella moltitudine di elfi, nani, gnomi, uomini, orchi, amazzoni, negromanti, scheletri, giganti etc etc etc…tutte queste razze andranno inesorabilmente incontro all’estinzione, l’unica domanda è quando?!
Smallworld è un gioco preponderantemente german ma con un’ottima dose di interferenza tra i player, fortuna quanto basta e quell’accenno di guerra che non sguasta mai.
Colorato e vivavce, vario nelle possibilità di allestimento garantiscono a questo titolo longevità e gioco portato ad un ampio pubblico grazie al regolamento non eccessivamente complesso.
All’interno del mondo di Smallworld, vi troverete una moltitudine di razze fantasy con abilità varie che vogliono entrare nel mondo e iniziare la loro espansione. Unica pecca, il mondo è eccessivamente piccolo e una volta raggiunto l’apice sociale scatta inesorabilmente il decadimento per lasciare spazio ad altre razze più giovani e floride che inesorabilmente scavalcheranno le precedenti. Sarà quindi compito del giocatore far espandere la razza scelta e scegliere quando questa sarà pronta a decadere per far entrare una nuova razza in questo piccolo, piccolissimo mondo.
Capiamo in cosa consiste
Tolto il primo turno che ha regole speciali, i rimanenti turni si presenteranno con una plancia del mondo, dove potrete muovere i componenti della vostra razza e un elenco di razze attive con abilità raziale propria e una seconda abilità casuale ad ogni partita, da cui scegliere una nuova razza.
Ad inizio turno sarete davanti al dilemma se continuare l’espansione territoriale della vostra razza o se dichiarare la sua fine e farla entrare in decadimento.
Nel primo caso il turno è molto semplice, radunerete tutti i segnalini della vostra razza (che rappresentano le forze in campo) lasciandone 1 per ogni regione da voi conquistata e partirete per altre conquiste. Le conquiste sono molto semplici, conquisterete una regione se supererete con un segnalino il valore di difesa di questa, valore che viene incrementato dal terreno e da abilità speciali. Quindi se in una regione è presente un’unità nemica e magari il terreno è montuoso per occuparla e quindi eliminare la razza avversaria dovrete usare 4 segnalini, 1 per la regione, 1 per l’unità nemica, 1per la montagna e 1 perché dovrete superare la difesa con 1 in più. Questa fase si sussegue fino a che non potrete più conquistare nulla, in questo momento avrete un’ultima conquista se vi rimane ancora 1 segnalino. Questa conquista è dettata dalla fortuna, scegliete dove andare e tirate un dado che vi darà un bonus da 0 a 3 e sperate di superare la difesa avversaria.
Nel caso invece che non vogliate più puntare allo sviluppo della vostra razza attiva ma la consideriate ormai all’apice e quindi degna di decadere, annunciate la loro fine, girate ogni segnalino razza sul tabellone, perdete il bonus casuale e raziale e lasciate 1 segnalino e non di più per regione. Questo indica che la vostra razza è decaduta, non la userete più e il prossimo turno sceglierete dall’elenco una nuova razza da utilizzare e far entrare nel mondo.
A fine del turno si contano i punti, 1 punto per ogni regione sotto il vostro controllo della vostra razza attiva e di quella in decadenza (ogni giocate allo stesso momento può avere 1 razza attiva e 1 razza decaduta).
Ma quindi com’è?
Smallworld è uno splendido gioco per chi si avvicina al mondo dei giochi da tavolo, ma ha voglia di usare la testa per un minimo di strategia.
Le variabili del gioco, il come si combinano le razze e quindi le loro abilità con l’abilità casuale cambia di molto le partite trasformando a volte una razza da molto forte a poco utile rispetto ad un’altra. La mappa minuta obbliga l’interazione e la variabile avversario. Il capire quando è il momento migliore per perdere il turno e far decadere la vostra razza così da poterne prendere un’altra è il perno della strategia.
Colorato e graficamente più che accurato darà una piacevolezza a primo impatto, il regolamento snello e la meccanica semplice lo faranno piacere e le variabili che cambiano ogni partita gli daranno una discreta longevità.
Potrebbe aver la pecca di rimanere indietro se si sbaglia di molto il tempo per decadere ma tolta una prima partita, noterete che il livello tra i player si equilibrerà e considerando che una partita potrebbe durare anche poco più di un’oretta, sarete subito pronti per riprovarlo una seconda volta.
Ultima nota sono le espansioni presenti sia in piccoli pack con l’aggiunta di razze sia con scatole più grandi con l’aggiunta di mondi sotterranei e della possibilità di assemblare da se il tabellone invece di usare i prestampati.