In un mondo post apocalittico quasi completamente ricoperto da una giungla tossica la guerra è nuovamente giunta. In questo scenario si muove Nausicaä, principessa della Valle del Vento, la quale tenterà di fermare il conflitto e di scoprire il segreto che si cela dietro il Mare della Putrefazione che ricopre il Pianeta.

Nausicaa è una figura della mitologia greca, figlia di Arete ed Alcinoo, re e regina dei Feaci. La principessa greca è protagonista di uno dei più celebri episodi dell’Odissea. Nel libro VI del poema di Omero la fanciulla, descritta con l’attributo leukolenos ovvero dalle bianche braccia, su consiglio della dea Atena si reca con le sue ancelle a lavare il corredo nuziale alla foce del fiume e qui incontra Odisseo. Sarà grazie ai suggerimenti di Nausicaa che l’eroe verrà accolto calorosamente da Alcinoo il quale lo aiuterà a tornare ad Itaca, sua patria.

Secondo quanto dichiarato dallo stesso Hayao Miyzaki, il mangaka ha avuto il primo incontro con il personaggio tramite le pagine del Piccolo dizionario di mitologia greca di Bernard Evslin. L’autore americano descrive Nausicaa come una fanciulla di bell’aspetto, vivace e piena di fantasia, una ragazza che preferiva cantare e suonare l’arpa piuttosto che accogliere le attenzioni dei suoi spasimanti o accumulare beni materiali. Grande amante della natura la principessa aveva un carattere molto ricettivo. Figura molto meno valorizzata nell’opera di Omero.

Nausicaä della Valle del vento è l’accostamento della figura della mitologia greca e della principessa che amava gli insetti.

Amore per la natura che la principessa greca ha in comune con un’eroina giapponese, la principessa che amava gli insetti. Figlia di aristocratici la ragazza era considerata un po’ strana poiché nonostante avesse raggiunto l’età da marito amava ancora giocare nei campi e la trasformazione di una larva da insetto a farfalla la affascinava come fosse una bambina. Nonostante all’epoca le ragazze in età da marito si rasavano le sopracciglia e si tingevano i denti di nero, la principessa che amava gli insetti aveva sopracciglia scure e denti bianchi.

Proprio per questa caratteristica di amare la natura e di aver un carattere molto ricettivo Miyazaki ha sempre accostato le due figure femminili, fino a farle divenire una persona sola. E proprio la summa delle due eroine è alla base della nascita di Nausicaä della Valle del vento, manga scritto e disegnato dal Maestro.

 

Nausicaä della Valle del vento

 

La storia ambientata in un mondo post-apocalittico vede Nausicaä tentare di svelare il segreto del Mare della Putrefazione per poter così salvare il Pianeta.

Ambientato in un mondo posto apolitico, circa mille anni dopo la guerra che portò il mondo alla rovina e l’uomo sulla soglia dell’estinzione, la Terra è ormai quasi completamente ricoperta da una giungla tossica, nota come Mare della Putrefazione (腐海 Fukai). Tale foresta è un complesso ecosistema in cui vivono insetti giganti e all’interno del quale l’uomo non può sopravvivere senza maschere filtranti. In questo mondo devastato si muove Nausicaä, principessa del piccolo regno della Valle del Vento.

La giovane ragazza ha una connessione particolare con la natura, tanto che è in grado di leggere ed interpretare le correnti ventose, e sta cercando senza sosta un modo per guarire il mondo. Inoltre la principessa non solo non ha paura degli insetti giganti ma li rispetta e li ammira ed è capace di riuscire a comunicare con loro grazie alla sua grande sensibilità.

A complicare la già difficile situazione è l’inizio delle ostilità tra il regno di Tolmekia e l’impero di Dorok. Una guerra che rischia di divenire una catastrofe a causa della scoperta di un residuo bellico dell’olocausto di mille anni prima ovvero un Soldato Titano, robot biomeccanico dalla forza distruttrice eccezionale. Consapevole di non potersi rifiutare di prendere parte alla guerra ma altrettanto sicura della sua inutilità e del pericolo che rappresenta per la Terra e l’uomo, Nausicaä farà di tutto per salvare il Pianeta e scoprire il segreto custodito nella cripta della capitale santa di Shuwa.

Pubblicato in modo intermittente tra il 1982 e il 1994, sul mensile Animage della Tokuma Shoten, il manga di Nausicaä della Valle del vento prese vita da una proposta della stessa casa editrice giapponese, la quale propose a Miyazaki di sviluppare le sue idee in un manga per la rivista.

Il manga venne pubblicato in modo intermittente tra il 1982 e il 1994.

La collaborazione tra le due parti avvenne in seguito ad un’intervista per la rivista mensile Animage, dove i due redattori incaricati dell’articolo Toshio Suzuki (futuro produttore dello Studio Ghibli) e Osamu Kameyama incoraggiarono il regista a presentare le sue idee per dei progetti di animazione alla Tokuma Shoten. Benché i progetti su Sengoku ma-jō, storia ambientata nell’epoca Sengoku, le l’adattamento del fumetto Rowlf vennero respinti, l’azienda propose a Miyazaki di dar vita alle sue idee in formato cartaceo.

Miyazaki accettò la proposta delle Tokuma, il quale pose come condizioni la piena e assoluta libertà artistica e che avrebbe potuto sospendere od interrompere la lavorazione al manga nel caso in cui avesse trovato altri impieghi nel mondo dell’animazione o che il manga di Nausicaä della Valle del vento non fosse stato adattato in un film.

Miyazaki si mise all’opera avendo solo come idea principale la storia di una ragazza che si prende carico della sorte di un intero popolo.

Trovato l’accordo tra le parti, il regista e mangaka si mise all’opera sul fumetto e come ha dichiarato in una successiva intervista «Nausicaä della Valle del vento iniziò realmente a prendere forma solo a partire dal momento in cui accettai di serializzarlo». Miyazaki si mise così all’opera avendo solo come idea principale la storia di una ragazza che «si prende carico della sorte di un intero popolo» e sin dal secondo capitolo – il primo di 18 pagine venne pubblicato nel febbraio 1982 – pensò di chiudere il manga poiché sentiva la storia più come un peso che come qualcosa che desiderava fare.

Fu solo grazie all’intervento del capo redattore di Animage Hideo Ogata che il disegnatore continuò a lavorare su Nausicaä che a causa delle interruzioni per le lavorazioni dei suoi lungometraggi si concluse nel 1994.

 

 

Nausicaä della Valle del vento

 

 

Tra i molti concetti che è possibile ritrovare in Nausicaä della Valle del vento senza ombra di dubbio quello che risalta più di ogni altro è l’ecologismo. L’intero manga è un grido di disperazione per come l’uomo sta trattando la natura e anche un messaggio affinché le cose cambino.

L’intero manga è un grido di disperazione per come l’uomo sta trattando la natura.

Come spesso accade nelle opere di Miyazaki alla base della storia vi è un fatto reale. Nel 1956 nella baia di Minamata vi fu un grande inquinamento di metilmercurio, disastro ambientale che vide i pesci adattarsi e sopravvivere nelle acque inquinate.

Proprio tale calamità è alla base della creazione del Mare della Putrefazione e le creature che la abitano. Inoltre per la realizzazione della foresta e dell’ecosistema si ispirò alle foreste dell’isola giapponese di Yakushima e al Lago di Sivaš nella penisola di Crimea. Mentre l’opera del botanico Nakao Sasuke e Storia verde del mondo di Clive Ponting sono state di ispirazione rispettivamente per l’ambientazione della storia e il rapporto tra civilizzazione e natura.

Nel manga è possibile riscontrare una doppia guerra che vede l’uomo sia contrapporsi alla natura che ai suoi simili. In Nausicaä viene raccontata una società post apocalittica che è incapace di imparare dagli errori del passato e dove la guerra è sempre la prima soluzione e mai l’ultima. Una società in cui ogni personaggio segue i propri obbiettivi incurante delle conseguenze che queste potrebbero avere sul mondo.

Ma a differenza di molte storie fantasy nel manga di Miyazaki non vi è una netta distinzione tra bene e male. Tutti i personaggi presenti sono moralmente ambigui, sono problematici e complessi ed agiscono spesso accecati dalla paura o dall’odio.

Non vi è una netta distinzione tra bene e male. Tutti i personaggi presenti sono moralmente ambigui, problematici e complessi.

La stessa protagonista non è esente da difetti. Se da una parte Nausicaä è una ragazza dalla natura compassionevole e non violenta e dotata forte sensibilità che gli permette di entrare in contatto con la natura, dall’altra nel profondo del suo cuore albergano odio ed ira che la porteranno anche ad uccidere. Una rabbia che lei stesso teme e che cercherà in tutti i modi di tenere sotto controllo.

 

Nausicaä della Valle del vento

 

Nonostante il finale dolceamaro nell’opera è possibile intravedere uno spiraglio di ottimismo

Nonostante il finale dolceamaro nell’opera è possibile intravedere uno spiraglio di ottimismo. Nei sette tankōbon di cui Nausicaä della Valle del vento si compone è possibile riscontrare momenti di redenzione e di sacrificio da parte di alcuni personaggi che fanno si che questi si riappacifichino non solo con i suoi simili ma anche con la natura.

Proprio il tema ambientalista è il concetto più presente e riscontrabile sin da subito. L’incipit del manga non lascia dubbi, l’uomo ha intrapreso azioni scellerate che hanno portato il Pianeta sull’orlo della distruzione.

Una potentissima civiltà industriale, sorta a est del continente euroasiatico, nel giro di qualche secolo si diffuse in tutto il mondo privando la terra delle sue ricchezze, inquinando l’aria e plasmando a suo piacimento le varie forme di vita.

Questa civiltà mille anni dopo la propria nascita raggiunse il suo apice, a cui seguì un declino improvviso. Nella guerra nota come “I sette giorni di fuoco”, le città furono incendiate in mezzo a nuvole di vapore velenoso.

La tecnologia complessa e raffinata del passato era ormai completamente perduta. La quasi totalità della superficie terrestre era divenuta sterile ed improduttiva. La civiltà industriale non venne mai più ricostruita e gli uomini si adattarono a vivere lunghi anni di crepuscolo.

Nausicaä della Valle del vento contiene un messaggio ambientalista realistico come non mai.

Con il proseguire della storia si viene a conoscenza di segreti rimasti sepolti nel passato che faranno capire al lettore come spesso l’uomo consideri l’ambiente non come qualcosa di cui aver cura ma solo come uno strumento da sfruttare al massimo. Il tutto incurante delle possibili conseguenze.

Il messaggio ultimo del manga è che non esiste un modo semplice per vivere in armonia con la natura poiché «gli uomini non possono vivere vite totalmente pure». Il sentiero è lungo, tortuoso e pieno di ostacoli.

Un messaggio ambientalista realistico come non mai.

 

 

Nausicaä della Valle del vento

 

 

Punto di forza del manga è sicuramente la protagonista Nausicaä. La principessa è una ragazza gentile, sensibile, altruista, non interessata alle cose materiali, indipendente.

È una donna forte ed indipendente ma che come ogni essere umano non è esente da difetti. La protagonista del manga è una ragazza che presenta tratti che nel fumetto e nell’animazione giapponese sono tipicamente maschili come il coraggio, il carisma e l’abilità nel combattimento. Rappresenta l’archetipo dell’eroina miyazakiana.

 

Punto di forza del manga è sicuramente la protagonista Nausicaä, archetipo dell’eroina miyazakiana.

Il manga fu un grande successo, infatti vendette oltre 10 milioni di copie nel solo Giappone, risultato ottenuto anche grazie all’omonimo film per il cinema nonostante le grandi differenze di trama presenti.

Inoltre Nausicaä della Valle del vento ha ricevuto nel 1994 il gran premio alla cerimonia annuale dell’associazione dei mangaka giapponesi e nel 1995 il premio Seiun nella categoria “miglior fumetto”, premio andato anche alla trasposizione cinematografica 10 anni prima.

Miyazaki lavorò alla realizzazione di Nausicaä senza l’aiuto di assistenti e disegnando principalmente a matita.

In contrasto con quanto succede di solito, Miyazaki lavorò alla realizzazione di Nausicaä senza l’aiuto di assistenti e disegnando principalmente a matita, per essere poi pubblicata in inchiostro monocromatico color seppia. Pubblicato nel formato A4, quindi molto più grande delle dimensioni standard dei manga, Nausicaä della valle del vento non presenta la tipica divisione in capitoli e ogni pagina presenta un gran numero i vignette, vi è una gran cura per gli sfondi e vi sono continue variazioni di piano. Lo stesso autore ha dichiarato:

«Ho deciso che non voglio scrivere manga che possono essere letti mentre si mangia la soba. Ho cercato di inserire almeno 11 scene in ogni pagina. Quando rileggo il mio stesso lavoro è molto difficile. Mi piace scrivere cose che sono difficili da leggere, ma al tempo stesso le odio. È molto difficile decidersi».

Inoltre anche a seguito dell’uscita del manga Miyazaki ha continuato a fare modifiche per la pubblicazione in volumi variando lievemente le tavole, o aggiungendo pagine, cambiando l’ordine a dei pannelli o eliminandoli o ancora modificando il testo.

 

Nausicaä della Valle del vento kushana

 

Molte sono le opere letterarie da cui Miyazaki ha preso spunto o è stato influenzato.

Molte sono le opere letterarie da cui Miyazaki ha preso spunto o è stato influenzato. Nausicaä ha similitudini con Maris, la protagonista del racconto Il pianeta dei venti (Windhaven) di George R. R. Martin e Lisa Tuttle. Molti sono i punti in comune con Dune, romanzo di Frank Herbert. Il sistema ecologico del Mar Marcio ricorda quello del romanzo, così come gli Uomini della foresta che si sono adattati a vivere in ambienti ostili proprio come Fremen (gli abitanti del deserto di Arrakis). Sia la principessa della Valle del Vento che Paul Atreides posseggono abilità telepatiche ed infine come ha dichiarato lo stesso Miyazaki il termine Ohmu deriva da Sando Waamu che è la traslitterazione di Sand Worm. Mentre il concetto di domatore del vento è stato mutuato dal terzo romanzo del ciclo di Earthsea di Ursula K. Le Guin.

Visto il successo il manga venne adattato in un film.

Visto il successo del manga – il creatore di Final Fantasy Hironobu Sakaguchi si è ispirato alla cavalcatura di Nausicaä per i Chocobo – Animage propose all’autore di adattarlo in un prodotto di animazione. Inizialmente la Tokuma pensava ad un corto di 15 minuti ma Miyazaki rifiutò e propose un OAV di un’ora, alché infine si optò per un lungometraggio per il cinema. Kaze no tani no Naushika arrivò nelle sale giapponesi l’11 marzo 1984 e presenta grandi differenze con il manga. La pellicola infatti corrisponde alla parte realizzata da Miyazaki prima di iniziare a lavorare al film e risulta più semplicità e sintetica rispetto l’opera originale.

La pellicola fu un grande successo di pubblico e critica ed ha avuto una grande importanza nello sviluppo dell’animazione giapponese.

La pellicola fu un grande successo di pubblico e critica. Il film di Nausicaä della Valle del vento incassò 740 milioni di yen ed è considerato uno dei migliori film animati nipponici di sempre ed ha avuto una grande importanza nello sviluppo dell’animazione giapponese, dato che il suo successo permise a Miyazaki e Takahata di aprire lo Studio Ghibli e la nascita di molti altri studi di animazione. Inoltre segna l’inizio della collaborazione tra il Maestro dell’animazione e il compositore Joe Hisaishi.

 

 

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