Crisi idrica: istituito un osservatorio in Valle d’Aosta per individuare soluzioni

La Valle d’Aosta si sta impegnando per affrontare il problema della siccità, istituendo un osservatorio regionale tecnico-politico sulla crisi idrica al fine di prendere le migliori decisioni per il futuro. Negli ultimi due inverni, la regione ha registrato precipitazioni scarse e temperature superiori alla media, seguite da un’estate caratterizzata da siccità. Ciò che inizialmente era considerato un’emergenza si è trasformato in un problema strutturale, al quale il governo regionale vuole far fronte con interventi mirati. L’osservatorio sarà coordinato dagli assessori regionali all’Agricoltura e alle Risorse Naturali, Marco Carrel, e al Territorio e all’Ambiente, Davide Sapinet.

La prima riunione sull’osservatorio si terrà il 6 giugno. Oltre agli assessori Carrel e Sapinet, parteciperanno anche rappresentanti dei vari dipartimenti regionali, del Centro Funzionale Regionale, del Bacino Imbrifero Montano della Dora Baltea, dell’Arpa Valle d’Aosta e del Consiglio degli Enti Locali. Il punto di partenza sarà un’analisi della situazione idrica attuale del territorio regionale, che, grazie anche alle precipitazioni delle ultime settimane, risulta migliore rispetto all’anno precedente.

L’osservatorio sulla crisi idrica è già previsto per legge, ma abbiamo voluto rafforzarlo dal punto di vista politico. È un tavolo che deve comprendere le criticità della crisi idrica e identificare le aree di investimento prioritario in Valle d’Aosta. È importante avere una chiara visione su come e dove investire, e questo osservatorio serve proprio a questo: mettere insieme tutti i dati disponibili nei vari dipartimenti per prendere le migliori decisioni per il futuro.

assessore Carrel

La collaborazione con importanti enti come il Bacino Imbrifero Montano, il Centro Funzionale e l’Arpa Valle d’Aosta sarà fondamentale per ottenere affidabili e costanti previsioni. L’assessore Sapinet sottolinea che la generosità della primavera attuale, con anche una quantità significativa di precipitazioni nevose in quota, offre una maggiore tranquillità rispetto all’anno scorso, sia dal punto di vista agricolo che per gli acquedotti comunali e le sorgenti dei comuni. Tuttavia, gli effetti negativi del 2022 non si esauriscono in un solo anno, ma hanno conseguenze anche negli anni successivi. Pertanto, è importante rimanere vigili nonostante le condizioni meteorologiche attuali più favorevoli.

Anche per il settore agricolo valdostano, che è stato particolarmente colpito dagli effetti della crisi idrica durante l’estate scorsa, le ultime piogge rappresentano un segnale di buon auspicio per la prossima stagione. L’assessore Carrel afferma che, nonostante la situazione sia migliore rispetto all’anno precedente, il trend complessivo è negativo e non consente di dormire sonni tranquilli. Il Dipartimento all’Agricoltura sta sostenendo i consorzi agricoli per aumentare gli investimenti relativi alla gestione delle risorse idriche. Tuttavia, per realizzare grandi progetti, si dovranno basare su accordi tra diversi assessorati, quindi il lavoro dell’osservatorio sarà di fondamentale importanza in questa direzione. Alcuni interventi sono già stati avviati, mentre altri saranno messi in atto prossimamente.

La collaborazione degli enti locali, delle imprese e di tutti i valdostani sarà fondamentale per affrontare questa sfida. Alcune misure, come la semplificazione delle procedure per la costruzione di bacini inferiori a 100 metri cubi, sono già state previste nella legge di manutenzione dell’ordinamento regionale del 2023. Inoltre, è necessario lavorare insieme all’assessorato all’Agricoltura per migliorare l’efficienza degli impianti e ridurre le perdite d’acqua. Questo richiederà la collaborazione dei comuni e degli enti locali, insieme a campagne promozionali che mettano l’accento sull’importanza della comunicazione e della collaborazione.

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