Il Comitato Olimpico degli Stati Uniti ha stabilito un elenco di parole e hashtag vietati dai brand non sponsor dell’evento sportivo di Rio 2016.
In occasione dei giochi Olimpici di Rio 2016, l’USOC è disposto a intraprendere azioni legali contro i brand non sponsor che non rispetteranno le regole imposte sull’advertising.
Come si legge nel documento ufficiale:
La comunicazione non potrà essere a tema Olimpico e non deve, né direttamente né indirettamente, creare un’idea di associazione tra il brand e i Giochi Olimpici, il Comitato Olimpico Internazionale, Rio 2016, il Comitato Organizzatore, il Comitato Olimpico Nazionale, o la Squadra Olimpica Italiana. Questo include, tra l’altro, sia in modo verbale che visuale, riferimenti al Brasile, alla città di Rio de Janeiro, ai suoi colori, ai suoi elementi caratterizzanti e ai suoi landmarks.
Alcune delle parole (con relative traduzioni) e degli hashtag vietati:
- Giochi Olimpici
- Giochi Estivi
- Rio de Janeiro
- Rio 2016
- Olimpionico
- Olimpico
- Brasile
- Italia Team
- Olimpiadi
- Citius-Altius-Fortius
- 2016
- Performance
- Sfida
- Estate
- Podio
- Italia Olympic Team
- Oro
- Argento
- Bronzo
- Medaglia
- Giochi
- Vittoria
- Agosto
- CONI
Alcuni esempi di Tweet idonei e non:
È inoltre proibito, sempre esclusivamente per i brand non sponsor, il retweet di contenuti ufficiali. L’unica eccezione possibile è una comunicazione con una dicitura puramente esplicativa e non predominante.
- Rule 40 – Regole di comportamento (dati.federginnastica.com)
- What is Rule 40? The IOC’s rule on non-Olympic sponsors, explained (runnersworld.com)