La virologa Ilaria Capua è stata pienamente prosciolta da ogni accusa dopo un’inchiesta di oltre due anni sul traffico illecito di virus dell’influenza aviaria.

La dottoressa Ilaria Capua è nota nel campo scientifico per i suoi studi sui virus emergenti ed in particolare sull’influenza aviaria, e perché nel 2006 ha reso disponibile a tutti (in maniera open) la sequenza genetica del virus H5N1 africano (uno dei ceppi virali responsabili della pandemia aviaria).

 

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Di fronte a un rischio per la saluta pubblica, è eticamente accettabile non condividere i dati e le informazioni?

Ilaria Capua

 

espressoNel 2014 l’Espresso in un servizio speciale dal titolo Trafficanti di Virus punta i riflettori su un’inchiesta dei NAS e dei magistrati romani che vuole svelare gli accordi sottobanco tra scienziati e aziende farmaceutiche per produrre vaccini e arricchirsi. All’interno dello speciale vengono pubblicate anche intercettazioni telefoniche che tirano in ballo un’ipotetica partecipazione a tale traffico della dottoressa Capua.

La Procura di Roma decide di inserire la dottoressa Capua nel registro degli indagati (insieme ad altri) in quanto deve rispondere di associazione per delinquere finalizzata a commettere:

 

una pluralità indeterminata di delitti di ricettazione, somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica, corruzione, zoonosi ed epidemia

[…]

per aver utilizzato virus altamente patogeni dell’influenza aviaria, del tipo H9 ed H7N3, di provenienza illecita, al fine di produrre in forma clandestina, senza la prescritta autorizzazione ministeriale, specialità medicinali ad uso veterinario (quale è il vaccino dell’influenza aviaria), procedendo successivamente, sempre in forma illecita, alla loro commercializzazione e somministrazione agli animali avicoli di allevamenti intensivi.

 

In pratica viene accusata con altri di aver tentato di aver fatto parte di un business orientato al contrabbando di virus, alla loro diffusione negli allevamenti al fine di creare un’epidemia e alla successiva vendita di vaccini e brevetti vaccinali.

 

Da quel momento inizia il calvario della dottoressa Capua

Da quel momento inizia il calvario della dottoressa Capua, che nel frattempo era stata eletta deputata alle elezioni politiche del febbraio 2013 tra le fila di Scelta Civica ed era stata nominata vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera (successivamente non riconfermata proprio perché indagata).

 

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Nonostante la Capua avesse da subito rigettato pubblicamente le accuse e avesse querelato l’Espresso per aver parlato di una sua connessione con la presunta organizzazione criminale, inizia un linciaggio mediatico su Internet e anche da diversi colleghi onorevoli e senatori, da cui in pochi si sono dissociati mostrando solidarietà.

Quella che era una eccellenza del panorama scientifico italiano (vincitrice di molti riconoscimenti prestigiosi e considerata uno dei medici più importanti nel suo campo) era improvvisamente diventata un mostro.

 

Non luogo a procedere perché il fatto non sussiste

Dopo due anni di inchiesta senza mai essere neanche stata interrogata, la dottoressa Capua e altri dodici imputati sono stati pienamente prosciolti da tutte le accuse.

 

Senza mai essere stata interrogata!

 

 

Dopo mesi di convivenza con accuse infamanti di un Paese che come dice Paolo Mieli “detesta la scienza”, la dottoressa Capua ora prosegue il suo lavoro in America.