Neppure il creatore di Facebook è al sicuro dagli hacker; alcuni dei suoi profili social sono stati violati a causa di password troppo facili.
Mark Zuckerberg ha sottovalutato gli hacker ed è stato punito con la violazione dei suoi profili social. Ebbene sì, anche più grandi vengono fregati. Lo riporta la testata Business Insider, spiegando come il CEO del più grosso social media sia stato il bersaglio di uno scherzo di cattivo gusto; sotto attacco i suoi profili Linkedin, Twitter, Pinterest e, a quanto pare, anche Instagram.
Ebbene sì, anche più grandi vengono fregati.
La motivazione per cui il creatore di Facebook sia stato hackerato così facilmente è semplice. La password di Zuckerberg è banalissima ed la stessa per la maggior parte dei servizi utilizzati: dadada.
Incredibile ma vero, dal momento in cui il trentaduenne di Palo Alto ha deciso di ignorare le due principali regole di buonsenso nella creazione di una password efficace: scegli una catchphrase che abbia un significato (e sia quindi facile da ricordare) ma non riutilizzarla per altri servizi.
Il gruppo OurMine Team ha rivendicato l’attacco hacker, dichiarando di averlo fatto con il mero intento del trolling.
- Mark Zuckerberg’s social-media accounts got hacked, and his password ise terrible (buninessinsider.com)