I laboratori Human Media Lab della Queen’s University hanno messo a punto HoloFlex, un nuovo smartphone dotato di schermo flessibile e olografico

Che gli schermi curvi stiano prendendo sempre più piede è, volenti o nolenti, un dato di fatto. Allo stesso modo, anche il 3d è sempre più presente, nel cinema, nelle console e nei più disparati ambiti dell’intrattenimento.

HoloFlex è il primo smartphone olografico.

Quanto realizzato dai ricercatori di Human Media Lab della Queen’s University, però, ha dell’incredibile: HoloFlex è il primo smartphone olografico. Anziché creare due immagini, una per ogni occhio, come avviene negli altri dispositivi 3D, HoloFlex utilizza un array di 16000 lenti fisheye posizionato su uno schermo touchscreen FOLED (Flexible Organic Light Emitting Diode) con risoluzione 1920×1080 full hd. In questo modo è possibile avere un’ottima visualizzazione 3D da qualsiasi angolazione, senza bisogno di occhialini o sensori di movimento.

Curvando lo smartphone è possibile comandarlo.

Questo smartphone è anche dotato di un sensore di curvatura, già implementato anche su ReFlex, con il quale è possibile effettuare alcune operazioni, come spostare un oggetto lungo l’asse z, piegando il dispositivo.

 

holoflex

Sfruttando il rendering 3D per creare l’immagine di una teiera.

 

Per elencare alcune specifiche di HoloFlex, è bene dire che questo dispositivo è equipaggiato con un processore Snapdragon 810 da 1.5 GHz e 2 GB di RAM, esegue Android 5.1 e sfrutta la GPU Adreno 430 che supporta le librerie OpenGL.

Alla fine avremo un display di appena 160×104 pixel.

Comunque, c’è da dire che non è tutto oro quello che luccica. Infatti, sebbene il display utilizzato sia full-hd, il sistema di lenti riduce la risoluzione ad appena 160×104 pixel, decisamente bassa se paragonata ai display attualmente in commercio.