A che serve un HDD da 1, 2 o 3 TB? Secondo Microsoft il futuro dell’archiviazione dati è il DNA!
Sembra la trama di un film di fantascienza ma è realtà: il Colosso di Redmond è intenzionato a realizzare un accordo con “Twist Bioscience”, startup di San Francisco che lavora nel campo della biologia sintetica.
L’obiettivo e quello di acquistare 10 milioni di oligonucleotidi, meglio conosciuti con il nome di “filamenti di DNA”, allo scopo di
esplorare la possibilità di utilizzare in futuro il DNA come spazio di archiviazione dati.
La teoria di Microsoft non è affatto infondata: basti pensare che l’intero codice del “sistema operativo umano” è situato proprio nel DNA. È importante sottolineare che, oltre a studiare la possibilità di utilizzare il DNA come spazio d’archiviazione, bisognerà anche vedere se questo permetterà il recupero di tali dati.
Uno dei vantaggi principali di utilizzare il DNA come “disco di memoria” sarebbe la longevità: secondo recenti ricerche, il DNA è in grado di conservare e garantire l’integrità delle informazioni per un periodo compreso tra 1.000 e 10.000 anni.
Certo, per vedere il DNA utilizzato e commercializzato come uno spazio di archiviazione passeranno sicuramente molti anni, ma questa è sicuramente l’idea finale di Microsoft. I primi risultati sul campo sono stati positivi: le sequenze di DNA possono essere effettivamente personalizzate in laboratorio per archiviare e recuperare dati digitali. Il costo per realizzarlo è però ancora troppo alto, ma si parla di raggiungere in breve tempo i 1000 dollari per gene modificato.
Ma quant’è lo spazio di archiviazione? Secondo alcune stime, il DNA può contenere fino a 1 Exabyte, ossia 1 trilione di byte!
il DNA può contenere fino a 1 Exabyte, ossia 1 trilione di byte!
- Data storage in DNA? Microsoft, Twist Bio are loading up (upstart.com)