I set Lego esistono di ormai ogni tipo, forma e licenza. Sono, però per la maggior parte orientati prettamente ad un pubblico maschile (bambini piccoli e bambini grandi). Oggi vi voglio parlare del lato “rosa” della Lego.

I nostri amati mattoncini sono sempre stati identificati come un giocattolo per maschi, ma in realtà ha attirato bambini di ogni sesso ed età.

Ai vecchi tempi, però, i genitori erano molto rigidi sui “ruoli sociali” dei loro figli, e non apprezzavano tanto l’idea che le loro figlie costruissero caserme dei pompieri, macchine da scavo, e tutta quella roba lì che ai VeriNerd™ piace tanto.

Ohibò! Come faremo? Ci perdiamo mezza fetta di mercato!

Queste le parole del signor Mogens Lego durante la riunione del consiglio di amministrazione del 1970.

[spoiler]Si dice che il direttore del marketing, Loki Lego, rispose così:

Veramente, perdiamo circa il 70%, perché pare ci siano più femmine che maschi!

Al che Mogens Lego, con la schiuma alla bocca, fu ricoverato in ospedale, e la riunione posticipata di un mese.[/spoiler]

Si rese quindi necessario implementare un fattore “rosa” ai mattoncini, in modo che i papà e le mamme all’antica (quelli che, per intenderci, mettevano le armi in mano ai maschietti, ma non sia mai che una femminuccia giochi con le costruzioni!) consentissero alle loro CutieNerd™ di giocare come volessero, senza che i vicini trogloditi puntassero il dito.

Vediamo quali furono i progressi in questo campo.

In realtà, come scopriremo, alla Lego sono sempre stati molto attenti al “lato femminile”, e addirittura in un periodo si sono affiancate due linee.

 

Homemaker (1971-1982)

Il primo tentativo di approcciare le bambine (no, non quello che pensate voi!) fu la serie Homemaker, un tripudio di gender-roling che manco gli ebrei (si dice che, mediamente, all’uscita di ogni set 200 femministe subissero un attacco di cuore).

I set di Homemaker si concentravano sull’arredamento domestico.

I set di Homemaker, come il nome suggerisce, si concentravano sull’arredamento domestico, una specie di The Sims versione Lego, ma senza bloccare nessuno nella piscina priva di vie d’uscita.

I set iniziali di Homemaker non disponevano di minifigure, ma a partire dal 1974, includevano personaggi speciali realizzati con i mattoncinie qualche pezzo speciale (la testa si montava su uno speciale brick 2×2, e le braccia vi si ancoravano di lato). Alcuni set includono delle minifigure “standard”, utilizzate per rappresentare bambini piccoli.

I set di Homemaker presentano colori standard (principalmente bianco, nero, rosso, blu, giallo), ma dispongono di decals specifiche (bellissimi i fiori nella cucina, proprio come quelli che aveva mia zia negli anni ’70!).

 

Lista set

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NOTA: si ripete il numero di set 261, ma per due set diversi (Bathroom e Dolls Kitchen).

 

Istruzioni di montaggio

Le istruzioni sono disponibili su Brick Instructions, per chi volesse provare a farseli a casa (mancano le decals, però, che imho fanno tanto).

 

Galleria immagini

Fondamentalmente, Lego Homemaker è la casa delle bambole versione mattoncini, nient’altro. Da qui la considerazione del gender-role.

 

 

Scala, fase 1 (1979-1980)

Nel 1979, tutte le bambine iniziavano a farsi le collanine ed i braccialetti direttamente a casa, quelle povere a mano, quelle benestanti con la macchinetta a manovella, quelle ricche con la macchinetta elettrica, e quelle ricchissime pagavano quelle benestanti per farsele fare con la macchinetta a manovella.

Mogens Lego decise di non farsi sfuggire questa occasione, e durante la riunione del consiglio di amministrazione del 1978 disse:

Orsù! Facciamo anche noi la bigiotteria, ma facciamola con i mattoncini!

E misero in moto le bambine povere per realizzare i progetti. Per ogni set realizzato, Un chilogrammo di riso, un etto di pancetta, e un cucchiaio di curry (ci mangiava l’intera famiglia per un mese).

Leggenda vuole che, in realtà, nel 1979, a soli 4 anni, Freja Lego, figlia di Mogens, riuscì ad intrufolarsi nel magazzino segreto, ed iniziò a realizzarsi dei braccialetti e collanine con i Lego, ma Mogens è noto per essersi appropriato delle idee altrui, persino di sua figlia…

 

Lista set

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Nota: i “gioielli” verranno ripresi anche in seguito con Scala “fase 2” e con Clikits.

 

Istruzioni di montaggio

Non ho trovato istruzioni di montaggio per questi set.

 

Galleria immagini

Cosa dire, il braccialetto Lego fa figo, e sinceramente l’avevo pensata come cosa, dato che sembrano braccialetti come se ne vedono tanti in giro (io e mia sorella li facevamo in DAS per il LARP!).

 

 

Paradisa (1991-1997)

Arrivano gli anni ’90, e le ragazzine guardano Beverly Hills 90210, sbavano dietro a Dylan e Brandon, e piangono insieme a Brenda e Donna.

Al quartier generale dei mattoncini notano che le ragazzine non si interessano al gioco, perché Dylan è figo, e durante la riunione del consiglio d’amministrazione, nel 1990, Mogens Lego dichiara:

Dobbiamo riprendere il mercato femminile! Come facciamo a strappare audience a Beverly Hills 90210?

[spoiler]Questa volta pare che a Loki Lego sia stato impedito di parlare

Pare anche che Freja Lego, la figlia ormai quindicenne di Mogens, entrò proprio in quel momento nella sala del consiglio, dicendo:

Far, jeg vil Lego Brenda og Brendon!

Mogens, dopo aver mandato via la figlia, con la chiave del magazzino segreto, si rivolse al consiglio di amministrazione dicendo:

Ho un’idea, facciamo dei set che ricordino la gente bella di Beverly Hills!

E giù tutti di applausi perché è il capo![/spoiler]

Fu così che iniziarono lo sviluppo e la produzione dei set di Lego Paradisa. Questi set, caratterizzati da colori pastello, in cui abbondano terribilmente il rosa, il lilla ed il lime (che io continuo a non considerare un colore, ma tant’è), si rifanno agli idilliaci ambienti frequentati dalla gente bella: la spiaggia, l’ippodromo, e ancora la spiaggia.

Questa linea, tecnicamente un sottoinsieme di Lego Town, vede alcuni pezzi esclusivi (dovuti ai colori di cui sopra), ed una totale espansione del parco minifigure femminili, con l’aggiunta di una nuova capigliatura, nuovi volti (con sopracciglia e lentiggini) e nuove decals per il torso, con body vari (con e senza spalline).

Le minifigure maschili, invece, oltre che essere in numero leggermente minore, sono quasi tutte baffute, o con gli occhiali da sole.

 

Lista set

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NOTA: il pony, presente nei set 6404 e 6418 (Carriage Ride e Country Club) non appare in nessun altro set Lego.

 

Istruzioni di montaggio

Anche qui il link alle istruzioni su Brick Instructions.

 

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Che dire, questa è Lego Soap Opera, che vi aspettavate?

 

 

Belville (1994-2009)

La linea Belville si colloca a cavallo tra ParadisaScala “fase 2”, ed è direttamente mirata alle ragazzine, contrariamente a Paradisa che è un sottotema “pastello” di Town.

belville-figureLa linea Belville include set che si rifanno alle favole (fate, castelli, principesse, cavalieri), ma anche alle scene di vita quotidiana. I set, anche qui riccamente in tonalità pastello sfondatamente ricche di rosa e lilla, includono anche diversi animali. Ma la grande novità introdotta da Belville è nelle minifigure.

La Belville figure, infatti, è più grande, e snodata, rispetto alla minifigure classica, e addirittura permette di metterle addosso dei vestiti (cosa che verrà ripresa in Scala fase 2, tre anni dopo).

Questo look più “bambolesco” attirava le ragazzine, contribuendo al successo della linea, durata ben quindici anni.

 

[spoiler]Pare che Freja, diciannovenne, volesse dare un tono più “adulto” ai set che assemblava, e che avesse trafugato alcune minifigure Technic per usarle nei suoi diorami, e che gli mettesse addosso dei vestiti di carta per farle sembrare femminili, ma come sempre Mogens dice si tratti di un’idea tutta sua.[/spoiler]

L’altra grande innovazione portata da Belville è quella dei non-brick set. Infatti, il marchio Belville include anche della gadgettistica, come orologi da polso, peluche, diari, e persino una cravatta (di cui purtroppo non ho trovato una buona foto)!

 

Lista set

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NOTA: non sono riuscito ad inserire tutti i set, nella lista, nessuno me ne voglia.

 

Istruzioni di montaggio

Il solito link alle istruzioni su Brick Instructions.

 

Galleria immagini

L’idea di un nuovo design per le minifigure ha sicuramente segnato un punto di svolta nell’approccio al pubblico femminile. Kudos per Freja Lego! I gadget, poi, hanno avviato un mercato parallelo che continua ancora oggi.

 

 

Scala, fase 2 (1997-2001)

Alla fine degli anni ’90, Mogens vuole dare nuova vita al lato rosa dei mattoncini, e dato che spopolavano le bambole, decidono di farle anche loro.

Plot twist: le bambole sono compatibili con i mattoncini!

[spoiler]Pare che tutto sia nato da Brynhild Ritvik, figlia di Freja, nata dalla relazione con una “casata nemica”, che a soli due anni, giocando con Tanya Miss Italia, avrebbe fatto dei buchi ai piedi per attaccarla a Lego City.

Pare, tra l’altro, che Hajime Isayama passasse di là per caso, ed avesse visto questa Tanya messa dentro Lego City; traete le vostre conclusioni…[/spoiler]

I set di Scala ruotano intorno agli stessi temi di Tanya e Barbie. Le protagoniste, donne, mamme, bottane mogli, con le loro case di merda idilliache, cani e gatti e bambini, ed altre bestie, il tutto in colori per lo più caldi. I set includono la cucina, il bagno, la sala da pranzo, e le solite cose da bambola. Un po’ un Homemaker ripreso in grande stile, ma con personaggi più “seri”.

La breve durata di questa linea fa pensare che non abbia avuto molto successo, soprattutto considerando il successo ottenuto da Belville, che la precede e sorpassa.

 

Lista set

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NOTA: I set 3900, 4306, 4307, 4336 (Bracelet, Rings, Rings, Mirror) riprendono il trend della “fase 1”.

 

NOTA 2: i set del ’97 e ’98 usano basi con un aggancio diverso, rendendole meno compatibili con gli altri mattoncini. Poi sono rinsaviti.

 

Istruzioni di montaggio

Le solite istruzioni su Brick Instructions.

 

Galleria immagini

La Barbie Lego anche no, sinceramente… Onestamente, però, devo ammettere che non conoscevo questa serie fino a che non ho scritto questo articolo.

 

 

Clikits (2003-2006)

Il successo riportato dai “gioielli” Scala e dai gadget Belville, unito ai trend del momento, ha spinto la casa del mattoncino a realizzare una linea interamente dedicata, Lego Clikits.

Nulla da dire in merito, non si tratta di veri set di mattoncini, ma di chincaglieria per ragazzine.

 

Lista set

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NOTA: alcuni oggetti non hanno un numero di set. Penso fossero solo distribuiti da Lego, ma realizzati da altri.

 

Istruzioni di montaggio

Come sempre, su Brick Instructions (praticamente non contengono niente).

 

Galleria immagini

Soprassediamo, secondo me non parliamo neanche di Lego, qui…

 

 

Friends (2012-in corso)

Dopo tre anni di vuoto, dalla fine di Belville nel 2009, durante il consiglio di amministrazione Freja Lego, ormai trentasettenne e parte della gestione (dopo aver messo il padre in casa di riposo), decide che è tempo per una nuova linea al femminile. Conscia del successo di Belville, nonché dell’aumento del costo della plastica, Freja decide di optare per un nuovo formato, quello delle mini-doll figure.

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Le minifigure di Friends, infatti, hanno una forma nuova, a metà strada tra Belville e le standard, con un look più appetibile alle ragazzine, colori vivaci e forme apposite.

I personaggi dispongono di gonne, minigonne, pantaloni, e pantaloncini, andando a realizzare un look più “fashion” per le ragazzine.

I set di Friends, inoltre, oltre ad ereditare le tonalità pastello e lo strapotere di rosa e lilla, sono story-driven, e ci mostrano le attività dei cinque personaggi principali (Andrea, Emma, Mia, Olivia, e Stephanie) e dei vari comprimari.

 

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La qualità dei modelli e delle minifigure è elevata, al passo con i tempi, e in alcuni casi esistono dei pezzi sviluppati appositamente per questa linea.

Anche Friends continua il mercato parallelo dei gadget (borse, gioielli e roba varia).

 

[spoiler]

Bailey Shoemaker Richards e Stephanie Cole, del movimento SPARK (Sexualization Protest – Action, Resistance, Knowledge), un branco di femministe depresse, ha mosso protesta contro la Lego, dicendo che le mini-doll figures vanno a creare uno stereotipo sessuale.
Io dico, queste sfigate qui hanno bisogno di scopare di più, e pensare di meno…

[/spoiler]

 

Lista set

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Lista set gadgets

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NOTA: essendo questa linea ancora in corso, le liste non sono complete.

 

Istruzioni di montaggio

Sempre su Brick Instructions.

 

Galleria immagini

 

La linea Friends è molto ben curata, ricca di dettagli e con colori che, pur essendo pastello, risultano molto vivi e vivaci.
Sono una delizia per gli occhi, a mio giudizio vengono subito dopo i set di Star Wars, ma probabilmente perché SW ce l’ho nel cuore sin da bambino.
Li consiglio vivamente, non solo per le donne, e li sto comprando per mia moglie (più avanti, presumibilmente, passeranno a Leila).

 

 

Disney Princess (2012-in corso)

La linea delle principesse Disney si divide in due rami. Il primo è quello Duplo, mirato alle bambine più piccole, mentre il secondo è lo spin-off su licenza di Lego Friends, del quale utilizza le stesse mini-doll figure.

Cosa dire, i set sono molto belli, quelli Duplo rilasciati nel 2012 e 2013, mentre quelli Friends a partire da quest’anno.

Ereditano tutte le caratteristiche cromatiche dei set per donzelle, e le pongono in chiave fantasy.

 

Lista set

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Lista set Duplo

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NOTA: essendo questa linea ancora in corso, le liste non sono complete.

 

Istruzioni di montaggio

Sempre su Brick Instructions.

Quelle per le principesse Duplo sono da trovare nella lista di quelle Duplo.

 

Galleria immagini

Sì, sì, sì, e ancora sì! I set delle principesse sono bellissimi, punto e basta! Ci riempirò di regali mia figlia, a partire dai Duplo (che poi le principesse in versione Duplo sono troppo belle!).

 

 

Galleria personale

Una mini gallery dei set Friends che abbiamo a casa, in modo che possiate vederne la qualità reale, invece che quella promozionale photoshoppata.

 

 

Conclusioni

Spero di non avervi annoiato con questa cronostoria, e di avervi anzi fatto scoprire cose che prima non conoscevate.

Vorrei precisare che Mogens, Freja, Loki Lego e Brynhild Ritvik sono personaggi inventati, in nessun modo (credo) collegati con l’azienda dei mattoncini.