E anche questo 2013 ce lo siamo tolti dalle scatole, il 2014 si prospetta ricco di notizie da investigare e burle da certificare, partiamo con un caso molto particolare che mi ha divertito moltissimo, la storia di…
Nicolina Capra
la nonnina ultracentenaria che voleva Facebook!
La signora si chiamerebbe Nicolina Capra, ma qua ho paura che di capre ci siano solo giornalisti ed uTonti, qualcosa non quadra nella storia della signora Capra…io sono partito alla ricerca della fonte:
il Corriere dell’Umbria
(che nulla ha da spartire con il Corriere della sera, ma fa figo chiamarsi Corriere di qualchecosa, e gli uTonti senton dir Corriere e subito pensano sia fonte affidabile)
La mia ricerca è andata a buon fine:
Gli articoli ci narrano questa vicenda surreale, accompagnandola con questa foto della nonna Nicolina, per avere 110 anni siamo decisamente in forma, me la immaginavo a letto con flebo inclusa, e invece eccola qui, rubiconda, gagliarda, “lievemente” sovrappeso, ma sulle sue gambe, anzi, con in mano una bella torta che dice appunto 110 (anni)… boh mi pare incredibile…
E difatti incredibile è la parola giusta, quando cercando Nonna Nicolina con google image search salta fuori la stessa foto, di Ottobre 2013… ma riferita ad un’altra nonna, anch’essa di 110 ovviamente, ma di nome faceva Assunta Colombo, che secondo Repubblica (edizione di Parma, e questa volta è proprio La Repubblica che conosciamo tutti) sarebbe morta a ottobre, senza figli o parenti prossimi e avrebbe lasciato alla sua infermiera personale (Giulia Romano) un’eredità cospicua, visto che tra i lasciti vi sarebbe stato un titolo al portatore che rivalutato oggi arriva a toccare i 400.000 euro.
La Repubblica pubblica chiaramente un comunicato stampa che proviene da AGITALIA, che siano loro i primi bufalari?
Non esiste altra presenza in rete di questa foto prima del 10 Ottobre 2013, quindi chi ha fornito la foto a Repubblica e chi ha fornito la foto al Corriere dell’Umbria devono esser la stessa persona/agenzia di stampa… Chi ci sia dietro questa sigla decisamente non lo so, non esiste un sito dedicato a questa fantomatica “Associazione per la Giustizia in Italia” come ho trovato citata Agitalia in altri articoli (tutti guarda caso riferiti ad eredità et similari, dove per miracolo saltavano fuori buoni postali o titoli di stato incredibilmente rivalutati…) che dietro ci possa essere qualche vera agenzia governativa che si occupa di merchandising dei Titoli di stato?
Il fatto che questa fantomatica Agenzia non abbia nemmeno un sito Internet, ma solo ed unicamente articoli pubblicati su testate che non fanno grande uso della verifica fonti e notizie mi lascia pensare che la stessa Agitalia non esista.
Nella mia ricerca ho trovato un’altro articolo del 19 dicembre sempre di Agitalia, la nonnina stavolta si chiama Nicolina Navarra, classe 1908, e avrebbe avuto un:
Un rimborso di 60 mila euro dalle Poste italiane per un buono postale risalente al 1938, pari a mille lire. Sarà il clima natalizio, che ha fatto diventare più buone anche le Poste, ma la “favola” a lieto fine ha fatto gioire la signora Navarra, combattiva e tenace nonostante l’età
Non so, a me la signora della foto ricorda sempre la nostra Nicolina del primo articolo, che sia sempre la stessa persona? E via di Google Image Search un’altra volta…
E la signora Nicolina compare su un sito greco, lei è sempre italiana, ma la notizia stavolta è che avrebbe donato la propria pensione a Berlusconi:
Che dire, sono basito, siamo arrivati alla Grecia, partendo da una notizia d’infimo livello riempitivo con relativa foto che ritrae probabilmente un’ignara signora, ho visto anche la relativa pagina Facebook della signora Capra (ora cancellata), dove ci viene pubblicato un bel video di lei che prega per i suoi fan, il che mi porta a pensare che dietro ci sia comunque un parente della Signora, nel video la somiglianza (messa molto male) con la signora Nicoletta che arriva fin in Grecia è molto maggiore…
Non so chi sia la signora Capra, e nemmeno la Signora Assunta, men che meno la Signora Navarra…
Ma di una cosa sono sicuro, Repubblica, il Messaggero, il Corriere dell’Umbria, il Secolo XIX, e con loro tanti altri giornali locali e online hanno un problema, grosso, pubblicano notizie come quelle inventate del Corriere del mattino, questo la dice lunga sul livello d’informazione nel nostro paese…
Ah, dimenticavo, la signora è stata anche Concetta Piras (sempre sul Corriere dell’Umbria) e giusto il 27 agosto scorso festeggiava 107 anni e attendeva la telefonata di Papa Francesco…
Che vergogna….
ma per concludere in bellezza, l’inception della bufala, tra i link di uno dei siti greci dove ho trovato la foto, nella stessa pagina uno a fianco dell’altro c’erano le due notizie bufalare, quella con Nikolina Capra che donava la pensione a Berlusconi, e quello con Nicolina Capra che apriva Facebook…
Stendo un velo pietoso sulla vicenda, ma spero vi faccia riflettere, passiamo oltre, e veniamo al magico…
TrimProb
Di questa invenzione si parla da svariati anni, e da due o tre è diventata anche oggetto delle solite interrogazioni parlamentari, la macchina che “vede” i tumori, si dice costi molto di quanto non siano i normali esami istologici e il danno/dolore per il paziente è inesistente.
La notizia che vedete qui sopra non è nuova, ma ha riniziato a circolare in queste ultime due settimane, mentre in realtà è dal 2012 ormai che il TrimProb non ha più grande spazio sulla stampa di qualsivoglia genere.
Uno strumento rivoluzionario, poco ingombrante, portatile, che si può usare ovunque e che non necessita di mezzi di contrasto radioattivi, lastre fotografiche o altro materiale di consumo.
Un’apparecchiatura che si compra, anzi si comprava, con 43.000 euro più Iva, contro i 3-4 milioni di euro di una macchina per la risonanza magnetica, i 2 milioni di una Pet e il milione e mezzo di una Tac, tutt’e tre con costi di gestione elevatissimi.
Queste la parole usate per descrivere l’invenzione, e non sono del tutto errate: è vero la macchina di Clarbruno Verruccio fa in buona parte le cose che sostiene, il problema è che le fa a grandi linee, non con la precisione che servirebbe, è un invenzione sensata per paesi in via di sviluppo, dove mancano i soldi per strumenti diagnostici più specifici e dove si riesce a fare uno screening delle persone a cui fare ulteriori test.
Ma in Italia, come nel resto dei paesi occidentali oggi questa è un invenzione ancora poco utile..La ragione di queste mie considerazioni viene dall’ultima ricerca in merito che sia stata fatta e pubblicata, ricerca che trovate su ResearchGate, questo studio fatto su 782 pazienti ha evidenziato come il TrimProb abbia diagnosticato un tumore alla prostata in 94 casi mentre i test classici ne abbiano diagnosticati 54, quei 40 casi in più sono tumori non esistenti che avrebbero costretto il paziente comunque a fare anche le analisi classiche aumentando così il costo della verifica.
Psicologicamente inoltre il sentirsi dire che si necessita di ulteriori analisi è sempre un mattone sulla testa del povero paziente… meglio un po’ di dolore e sofferenza in più ma un risultato più accurato quando si tratta di mali così specifici (sempre nella mia modesta opinione).
E chiudo in ridere con una delle ultime notizie inventate dei “bufalocomicari” del Corriere del mattino:
Il bollo sugli animali domestici
La notizia circolava già nel 2012, ne aveva dato notizia perfino il Corriere della sera e sembrava fosse un’idea possibile… ma perfino il gruppo parlamentare da cui era partito il tutto si è tirato indietro (già nel 2012), insomma trattasi di bufala, di quelle senza fondamento alcuno, specie in questi giorni.
Ma tra bollo per carrozzine, regali agli immigrati e altre varie ed eventuali le notizie totalmente inventate stanno decisamente passando il segno.
Il Governo Letta, ha infatti approvato il decreto che prevede il pagamento di un bollo, come per le automobili per gli animali domestici come cani e gatti.Il nuovo decreto prevede infatti che a partire dal secondo animale posseduto in casa, i cittadini dovranno pagare una tassa che ammonta a circa credici euro. Non si faranno attendere le reazioni polemiche dai cittadini e dai partiti dell’opposizione.
Non c’è modo di sbufalare una notizia inventata, la notizia non sussiste…ma leggere il quantitativo di gente adirata nei commenti sui social a seguito di una bugia a me ha fatto sorridere (e tremare)…
Alla prossima puntata!