Miley Cyrus non è più la stessa. In soli tre anni, la cantante country idolo delle bambine è diventata la principessa del pop trash. C’è solo una spiegazione per questo cambiamento: Miley Cyrus non è Miley Cyrus.
Giugno 2010. In una zolla di deserto, qualche kilometro ad est di Los Angeles, c’è un cadavere che aspetta di essere scoperto.
È prono, il viso appoggiato sulla terra arida della California. I capelli, lunghi e castani, scompigliati sulla schiena. Non serve voltarlo, quel cadavere, per capire che si tratta di una ragazza.
Sulla pelle, asciugata dal sole battente, sono rimasti i segni di una lotta.
Contusioni, lividi, note violacee su una pelle abituata ad essere liscia e curata.
È impossibile descrivere con le parole la posizione geografica di quel corpo. Lì contano solo le coordinate satellitari. Ecco perché ci si stupisce nel vedere comparire all’orizzonte un grosso fuoristrada nero che si dirige con precisione verso il cadavere. L’automobile parcheggia ad alcuni metri dal corpo. Rimane lì giusto qualche istante. È il tempo che serve ad un paio di energumeni per smontare dal mezzo e caricare la ragazza nel baule.
Non devono guardarla in viso, per sapere di chi si tratta. Chiudono il cofano, e con la loro auto troppo appariscente tornano verso la capitale del cinema.
Se fossimo in un film prodotto a Hollywood, a questo punto, ci sarebbe un colpo di scena.
Uno di quelli che precedono il titolo. Un agente di polizia, in motocicletta, farebbe accostare il fuoristrada a lato della carreggiata.
Solo per un controllo. Il poliziotto si avvicinerebbe al finestrino del guidatore, e chiederebbe ai due energumeni di aprire il baule.
Poi un primo piano. Il dettaglio di quel viso che il regista ci ha tenuto nascosto fino ad ora. E un taglio, accompagnato dai violini in crescendo.
Ma questo non è un film. Se fosse andata così, Disney non avrebbe potuto mentirci per oltre due anni. Perché quel cadavere, chiuso nel baule dell’auto, tra le strade di Los Angeles, non è di una ragazza qualsiasi.
È di Miley Cyrus.
Destiny Hope
Destiny Hope Cyrus nasce il 23 novembre 1992 a Franklin, in Tennessee. È ancora in fasce quando i suoi genitori le danno un soprannome, Smiley, per l’abitudine che ha a sorridere. Destiny si affezionerà a quel nomignolo fino a renderlo il suo nome d’arte: Miley.
Figlia del cantante country Billy Ray, Miley fa i primi passi nello star system a nove anni. Appare in DOC, la serie televisiva con protagonista proprio Billy Ray. E ottiene un piccolo ruolo in Big Fish, di Tim Burton.
Però rimane una sconosciuta fino a quando non firma un contratto con Disney. È il 2006. E Miley Cyrus diventa Miley Stewart.
Miley Stewart è una normale adolescente che si confronta con i problemi della vita. Lo fa nella serie televisiva Hannah Montana.
Perché Miley è anche Hannah Montana. Una bionda cantante nota in tutto il mondo, che però non esiste.
Hannah Montana è solo una doppia identità, creata per preservare la vita pacifica di Miley Stewart. Il cui padre, anche nella serie televisiva, non può che essere Billy Ray Cyrus.
Miley sfonda. Le ragazzine la adorano. Nel 2007 firma un contratto con la Hollywood Records, ed esce il suo primo album.
È Hanna Montana 2: Meet Miley Cyrus. Tre milioni di copie vendute e un posto nella top 10 di Billboard con il singolo See You Again.
Il secondo album arriva nel 2008. Si intitola Breakout e supera il milione di copie. Miley, nel frattempo, presta la voce a Penny nel film d’animazione Bolt, e si conquista una nomination ai Golden Globe per la migliore canzone originale I Thought I Lost You.
Nel 2009 esce Hanna Montana: The Movie. Il singolo dell’album, The Climb, la lancia sul mercato country. Perché Miley sta cominciando a separarsi dall’immagine di Hannah Montana. Vuole scappare dalle grinfie di Disney e Hollywood Records, e diventare una star che non faccia gridare solo le bambine.
Miley vuole diventare una star che non faccia gridare solo le bambine.
Sempre nel 2009 viene pubblicato l’EP The Time of Our Lives, che schizza al secondo posto nella Hot 100 di Billboard. Nel frattempo Party in the U.S.A. diventa il suo singolo più ascoltato di sempre. Quella di Miley, è chiaro a tutti, è una vita destinata al successo.
Ma arriva il 2010. Al fianco a Liam Hemsworth è la protagonista di The Last Song, mentre pubblica il suo terzo album, Can’t Be Tamed.
Quella sulla copertina è una Miley matura. Adulta. Sicura. Forte. Una Miley che non c’entra nulla con quella che vediamo oggi sfregare il sedere contro il pene di Robin Thicke agli MTV Video Music Awards.
E allora cosa è successo a quella Miley Cyrus? Come è possibile che in soli tre anni la ragazza prodigio, la figlia di Billy Ray, la bella dai lunghi capelli castani, sia diventata la belva dai codini biondi e la lingua lunga che canta sui palchi di tutto il mondo?
La riposta sembra incredibile.
Miley Cyrus, quella del 2013, non è Destiny Hope. È una sosia. Perché Destiny è morta nel 2010, a Los Angeles.
E nel 2012, nella sua casa di Miami.
E nell’agosto 2013. E anche qualche giorno prima di Natale.
Un Sacco di Deserto
a Est di Los Angeles
Miley Cyrus non è Destiny Hope. Basta guardarle in faccia, queste due ragazze, per capire che non si tratta della stessa persona.
Questa storia, cominciata nel 2010, viene raccontata solo quest’anno. In uno di quei luoghi che fa notizia, non solo perché fa parlare di sé, ma perché genera contenuti. E ogni tanto scandali.
È la board di discussione anonima Random, su 4chan.org
Ed è qui che il 5 febbraio 2013 un utente lancia un piccolo quiz legato ad Hollywood. Dice di essere uno che nello show business ci lavora.
Uno che ne sa qualcosa. Agli altri utenti, come un gioco, pone cinque domande:
1. Chi è stata la prima persona a molestare sessualmente Macaulay Culkin, e a che età?
2. Miranda Cosgrove ha cercato di testimoniare lo scorso anno in un processo per violenza sessuale. Quale produttore (o quali produttori) di Hollywood l’hanno convinta a non farlo? Aiuto: Dan non era da solo.
3. Oltre a Nickelodeon e Disney, nomina un terzo network celebre per avere avuto in passato casi di molestie sessuali (è un network “a tre lettere”).
4. A quale dirigente Disney, Victoria Justice è stata forzata a concedere favori sessuali per potere ottenere una parte in “The Suite Life of Zac and Cody”?
5. I genitori di Ariana Grande hanno ricevuto minacce di morte da quali network di Hollywood dopo che hanno scoperto cosa è stata costretta a fare loro figlia? (Aiuto: non è Nick)
* Bonus: Diteci cosa è successo realmente a Miley Cyrus.
La discussione prosegue per qualche ora, fino a quando un utente prova a rispondere:
1. Daniel Stern e Joe Pesci all’età di 10 anni.
2. Jayson Thiessen e Daniel Ingram.
3. CNN.
4. Rich Ross.
5. Hasbro.
* Bonus: Ha preso la strada del Dodo.
Sono passate quattro ore da quando l’Original Poster (OP) ha pubblicato il primo messaggio. Quando torna a battere sulla tastiera scrive:
Solo uno di voi ci è anche solo andato vicino, ed è questo tizio.
1. È vero che lo hanno fatto anche loro, ma non sono stati i primi. Era una domanda trabocchetto, perché il signor Culkin è stato molestato per la prima volta a quattro anni da suo nonno.
2. Bingo. Risposta perfetta.
3. Anche questa è corretta (anche PBS sarebbe stato accettabile).
4. Sono sorpreso che tu sappia questa cosa, ben fatto.
5. Hasbro ha effettivamente fatto queste minacce. Non ufficialmente, è chiaro, ma chiunque abbia scavato un po’ sa che i piani alti di Hasbro tendono ad usare la forza per tenere a bada la gente.
*Bonus: Ragazzi, è meglio se lo scoprite da soli. Vi indicherò la giusta direzione. Larry Rudolph e Billy Ray Cyrus hanno una relazione molto stretta, provate a cercare.
Controllate anche le proprietà della stazione radio KCAL9, *tutte* le proprietà. Inoltre… c’è un sacco di deserto a est di Las Vegas.
Passa un’ora prima che un altro utente risponda:
Un paio di anni fa (poco dopo il lancio di Can’t Be Tamed) ci sono state delle storie riguardo il fatto che qualcuno avrebbe trovato il corpo di Miley Cyrus molto ad est di Los Angeles, con segni di disidratazione, insieme a ferite sui polsi e al collo.
La notizia è stata su KCAL per, tipo, un giorno, e poi il giorno successivo KCAL si è scusata per avere diffuso storie “chiaramente false”.
La discussione si chiude lì, non prima che un utente registri i messaggi con uno screenshot. La storia, però, torna sulla board a luglio.
Perché se quel racconto non è una menzogna, se Destiny è davvero morta, chi ha preso il suo posto?
Un’altra attrice Disney relativamente sconosciuta. Ha accettato di farsi operare per alterare il suo viso e farlo combaciare con quello di Miley.
Ci sono piccole differenze che possono essere individuate, come la disposizione delle lentiggini e la struttura ossea. […]
Miley Cyrus, l’originale ragazza che abbiamo visto su Disney Channel, è stata legata e picchiata dai dirigenti della Disney per avere rifiutato di concedere favori sessuali e avere chiesto la chiusura del contratto.
Il suo corpo è stato trasportato ad est, nel deserto di Los Angeles. Il 26 giugno del 2010.
Ci sarebbero diversi indizi a confermare che Miley non è più Destiny. La linea del mento, ad esempio. O la forma del naso.
E un tatuaggio, quell’occhio inciso con l’inchiostro sul suo dito indice, che sembra voler dire: guarda con attenzione. C’è un segreto, da scoprire.
E quel segreto, come quello di Hanna Montana nella serie televisiva, è troppo grande perché rimanga per sempre al sicuro.
Un Lavoro d’Arte (e Falsificazione)
Le storie e le informazioni postate qui sono un lavoro d’arte e falsificazione. Solo un pazzo prenderebbe per vera qualsiasi cosa postata qui.
È con questo avviso che si apre la board Random su 4chan.org.
Ed è così. La maggior parte delle storie pubblicate su 4chan è frutto dell’immaginazione degli utenti. Ma anche quando queste storie sono inventate, hanno risultati sorprendenti.
Come nel 2008, quando 4chan mette in circolazione la voce che l’amministratore delegato di Apple, Steve Jobs, sia morto. Il titolo in borsa dell’azienda perde dieci punti percentuali, e la notizia fa il giro del Mondo.
Eppure anche il disclaimer racconta una bugia. Qualcosa di vero, 4chan, lo ha creato.
Luglio 2012. Un utente pubblica una fotografia. Si vedono due contenitori ricolmi di insalata. E lui, in piedi, con le scarpe nella verdura. Il commento:
Ecco la lattuga che mangiate al Burger King.
Gli utenti di 4chan controllano la fotografia. È stata scattata con un cellulare, e contiene metadati EXIF. Significa che è legata a delle coordinate GPS.
Allora rintracciano il ristorante, contattano il manager, e gli inviano la foto. La notizia arriva su Fox News 8, dove un rappresentante di Burger King spiega:
Stiamo investigando la questione e prenderemo le azioni appropriate.
Maggio 2007. Un utente scrive:
Più tardi, oggi, porterò il mio fucile al negozio Von Maur del centro commerciale Westroad, Omaha, Nebraska e cercherò di battere il record di Cho. Me ne andrò con stile.
Qualche ora dopo i siti web del Nebraska raccontano una breaking news.
Un ragazzo si è infilato in un centro commerciale. Imbracciava un fucile e ha sparato una quarantina di colpi. A casa ha lasciato una lettera di addio. C’è scritto che se ne vuole andare con stile.
Novembre 2013. Stephen, 20 anni e qualche problema mentale, annuncia su 4chan che la farà finita dandosi fuoco. Gli utenti della board gli danno una mano a impostare uno streaming video. Quando ci sono 200 persone connesse, Stephen ingurgita una manciata di pillole.
Le spinge nello stomaco con un sorso di vodka, e dà fuoco a un lato della stanza. Stephen perde i sensi. La sua camera da letto va a fuoco, e una delle ultime immagini dello streaming mostra i pompieri che fanno irruzione nella stanza, e gli salvano la vita trascinandolo all’esterno.
Che genere di persone lasciano che qualcuno si dia fuoco davanti ad una videocamera? Che genere di bestie sono disposte ad incoraggiarlo, e persino a definirlo un eroe? Sono gli utenti di 4chan.
Come spiega da uno di loro:
4chan è un posto dove le persone possono essere i mostri.
I mostri orribili, insensibili e senza amore che sono davvero.
Uno tsunami colpisce il continente asiatico, e noi ridiamo.
Un emo malato di mente molesta un gatto, e noi ridiamo.
La gente si mutila per nessuna apparente ragione, e noi ridiamo.
Suicidi, omicidi, genocidi. Noi ridiamo.
Razzismo, sessismo, discriminazione, xenophobia e odio senza senso. Noi ridiamo. S
iamo l’illogico *voglio farlo anche io*, l’irrazionale preferenza, siamo i flamer senza senso, e siamo il vero volto di Internet.
Sì, la maggior parte delle storie pubblicata su 4chan è frutto di finzione.
Non tutto, però, è inventato. Ed è proprio quando queste storie sono vere, che fanno paura.
Allora la storia di Miley Cyrus, o di Destiny Hope, o di queste due ragazze che non sarebbero la stessa persona, è una di quelle storie inventate, o è una di queste che fanno paura?
Uccidere Miley Cyrus
La ricerca della chiave Miley Cyrus Dead su Google porta a oltre 300 milioni di risultati.
Solo nel 2013 la cantante sarebbe morta due volte. La prima lo scorso 5 agosto. L’account Twitter @MTV_Newss scrive:
Miley Cyrus è stata trovata morta nella sua casa a Miami durante la notte. Tutti i dettagli a questo indirizzo:
http:// […] /FZonNgx3
@MTV_Newss, però, è un account fasullo. Il link manda ad un sito dove sono promesse cure miracolose per la pelle o per la perdita di peso.
Questo però non ferma la notizia, che rimbalza sui social network. Miley Cyrus, per qualche ora, è morta. Ma solo per qualche ora. Poi arriva la smentita. Miley è ancora viva e vegeta.
La storia si ripete a dicembre. Una pagina intitolata R.I.P. Miley Cyrus attira in pochi giorni oltre un milione di Mi Piace. La descrizione:
Alle ore 11 del mattino, ora della costa est, dello scorso giovedì (19 dicembre 2013), la nostra amata attrice Miley Cyrus è morta. Miley Cyrus era nata il 23 novembre 1992 a Nashville. Ci mancherà, ma non sarà dimenticata.
Mostrate la vostra vicinanza e le vostre condoglianze commentando e mettendo un like a questa pagina.
Miley non perde nemmeno tempo a smentire la notizia. Quando sale sul palco di un concerto, è chiaro che sia viva e vegeta.
Ce ne sono altri, di casi come questo, in cui qualcuno la dà per morta. Ma quello di uccidere una celebrità con le parole, o con una notizia falsa, non è un hobby nato con Miley Cyrus.
L’hobby di uccidere una celebrità con le parole, o con una notizia falsa, non è un hobby nato con Miley Cyrus.
Nel 1897 circola una voce che dà per morto Mark Twain. Quando lui lo scopre, rilascia un commento che passa alla storia:
Le dichiarazioni riguardo la mia morte sono una esagerazione.
Nel 1945, dopo la morte di Franklin Roosevelt, cominciano a circolare voci sulla morte di Charlie Chaplin e Frank Sinatra. Il New York Times del 14 aprile 1945 titola:
Fiume di indiscrezioni dà i brividi alla città; telefonate legittime e finte intasano i centralini dopo la morte di Roosevelt.
In inglese vengono chiamati Death Hoaxes. In italiano, più semplicemente, morti bufala. Vengono pubblicate in qualsiasi periodo dell’anno, ma hanno maggior presa sul pubblico poco dopo la reale morte di una celebrità.
Nel 2009, dopo la scomparsa di Michael Jackson, sarebbero morti tragicamente Ed McMahon, Farrah Fawcett, Billy Mays e Jeff Goldblum.
La morte di Paul Walker, nell’autunno del 2013, ha riportato sulla rete una vecchia indiscrezione che dava l’addio a Eddy Murpy. Passato a migliore vita a causa di un incidente sullo snowboard.
Un fenomeno che esiste almeno da cent’anni non può essere nato con Internet. E allora cosa spinge una persona a dare per morta una celebrità?
Il tweet di @MTV_Newss ha attirato alcune centinaia di migliaia di clic.
È una buona dose di pubblicità gratuita. La pagina Facebook che dava Miley per morta a dicembre aveva oltre un milione Mi Piace. Ora la pagina è scomparsa.
Ma se il suo creatore lo avesse voluto, avrebbe potuto pubblicare un messaggio pubblicitario sulla bacheca di altrettanti utenti.
Uccidere una star porta soldi. Sotto forma di pubblicità o fama personale.
Jeffrey Goho fa il musicista. È seduto davanti alla televisione quando vede passare uno spot del medicinale anti-infiammatorio Advil.
A presentarlo c’è uno dei suoi idoli, Jon Bon Jovi. Goho è sconvolto:
Santo cielo, Bon Jovi era un nome strettamente legato alla musica, non al business.
Qualche tempo dopo, Goho sente che Bon Jovi non sta lavorando al suo prossimo disco, ma all’apertura di un ristorante.
Per lui Jon Bon Jovi è morto. E lo sarà anche per il mondo. Chiede ad un amico di fargli usare il proprio profilo Twitter, e pubblica la falsa notizia della morte del cantante.
Il tweet, senza ragione apparente, comincia a rimbalzare. Prima in Pennsylvania, dove vive Goho, e poi in tutti gli Stati Uniti. La notizia gli sfugge di mano:
Il nome di Bon Jovi ha fatto prosperare la tri-state area, e per questa ragione molti musicisti hanno più luoghi dove andare a suonare, e più persone a cui suonare, e io avevo torto.
Goho è stato criticato con durezza per avere ucciso Bon Jovi, ma ha anche guadagnato qualche nuovo ascoltatore:
Non mi aspettavo niente di questo, quindi non starò qui a lamentarmi. Ma non era la mia intenzione iniziale. Non ho mai pensato che la notizia sarebbe uscita dallo stato della Pennsylvania.
Bon Jovi, nel frattempo, ha pubblicato una fotografia di se stesso mentre tiene in mano un giornale. La data è successiva alla sua presunta morte:
Il paradiso è molto simile al New Jersey.
Va bene. Miley Cyrus non è morta la scorsa estate. O questo Natale. E non sono morti nemmeno Jon Bon Jovi e Eddie Murphy. Qualcuno ha solo cercato di lucrare sulla loro celebrità.
Ma l’utente che ha pubblicato il messaggio su 4chan nel febbraio 2013, sembrava saperne qualcosa dell’argomento. Lui cosa ci ha guadagnato? Rimane uno sconosciuto. Un senza nome. Che non ha pubblicato link e che non si è fatto pubblicità.
E allora, la storia del deserto, di Destiny Hope morta ammazzata, che non ha fatto intascare un dollaro a nessuno, non è un po’ più credibile delle altre?
Il Vero Volto
La notizia della morte di Eddy Murphy è stata pubblicata in origine da Global Associated Press. Il sito di notizie non è un sito di notizie.
È collegato ad un altro portale, Fake a Wish, che permette di generare un death hoax inserendo il nome di un personaggio famoso e scegliendo una tra le storie generate automaticamente.
Il professor Mark Bell della Indiana University-Purdue University di Indianapolis si occupa di falsificazioni nel settore dei media digitali.
Secondo lui il post su 4chan è allo stesso livello delle notizie generate su Fake a Wish:
Le persone amano mentire. Provano un brivido quando lo fanno. Quando si mente c’è un aumento di dopamina, specialmente se qualcun altro crede alla menzogna. E non c’è molto costo, sia a livello economico, che morale, che legale o criminale nel compiere una azione di questo tipo.
Quindi finisce tutto qui. Non c’è nessun colpo di scena alla fine di questo racconto. Perché lo abbiamo detto, non siamo in un film.
Quello di uccidere Miley Cyrus è solo un gioco. E magari le lentiggini non sono davvero diverse. E quel mento è cambiato solo perché Miley ha qualche anno in più.
Non c’è nessun colpo di scena alla fine di questo racconto.
Allora dobbiamo credere che la Miley sensuale e dai capelli lunghi di Can’t be Tamed è la stessa dai capelli rasati e dal twerking selvaggio di questi mesi.
Anche se l’idea del cadavere di Miley Cyrus, trasportato in un baule per le strade di Los Angeles, è una storia più intrigante di quella vera.
E allora, se anche questi racconti sono inventati, ed è ovvio che lo sono, ci piace credere per qualche istante che siano veri.
Forse è questo che fa davvero il successo di un death hoax. Forse ha ragione quell’utente di 4chan, quando dice che questo è il vero volto di Internet.
E noi, almeno un po’, siamo mostri orribili. Insensibili. E senza amore.
- 4chan.org, Random Board
- Wikipedia, Miley Cyrus
- International Business Times, Is Miley Cyrus Dead? Twitter Hoax Has Popstar Found Dead After New Haircut Debuts
- Mediamass, Miley Cyrus Dead 2013: Actress Killed by Internet death hoax
- Gizmodo, The Best and Worst Things 4chan Gave The World
- The Guardian, Young man stages horrifying online suicide attempt by trying to burn himself to death as 200 4Chan viewers egged him on
- The New York Times, Flood of Rumors Gives City Jitters; Legitimate and Ludicrous Calls Swamp the Switchboards in Wake of Roosevelt Death
- Independent, Paul Walker Tragedy sparks Eddy Murphy Twitter death hoax
- Rolling Stone, Musician Started Bon Jovi Death Hoax
- The New York Times, One Comeback they Could Skip
- The New York Times, The Twitter Death Hoax is Alive and Sadly Well
- Fake a Wish