Ecco a voi il nuovo cortometraggio di Angelo Licata, regista nostrano che già abbiamo avuto modo di conoscere qui su Lega Nerd grazie al progetto Dark Resurrection.

Il film strizza l’occhio alle atmosfere dei grandi film degli anni ’80, a cavallo tra Ritorno al Futuro e Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo.

I protagonisti sono Vincenzo Alfieri (Forse Sono io, Niente Può Fermarci), Elena Cucci (Piper-La Serie, Viva l’Italia ) Fabrizio Fenner (noto per il ruolo di Nevar in Dark Resurrection) e l’esordiente Francesca Gandolfo.

Qualcosa di terribile sta per accadere alla Terra, ma Luke (Vincenzo Alfieri) e Sara (Elena Cucci) ne sono ignari e sperano solo di godersi un solitario e passionale weekend campeggiando nel bosco. Due misteriosi visitatori da altri mondi sconvolgeranno i loro piani e cambieranno per sempre il loro destino.

Ed ecco a voi il cortometraggio, uscito proprio oggi:

 

 

Ecco alcune interessanti note di regia di Angelo Licata:

Il film strizza l’occhio alle atmosfere dei grandi film degli anni 70-80, a cavallo fra “Ritorno al Futuro” e “Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo”. Dopo la regia della seconda unità in “Maschi contro femmine” e la supervisione agli effetti visivi degli spot “Mulino Bianco” (con Antonio Banderas), sono stato fermo un anno per scrivere con il mio co-sceneggiatore Roberto Pretti due sceneggiature di cui vado molto fiero. Scrivere è bellissimo, ma sentivo un grande desiderio di ritornare sul set. Avevo questa idea che mi balenava in testa da qualche anno, una cosa semplice, ma che mi avrebbe permesso di rievocare le atmosfere dei film con cui sono cresciuto. La storia che vediamo in Closer è solo la punta dell’iceberg di una mitologia molto complessa e intrigante che abbiamo costruito attorno alle teorie sui rapimenti alieni. Abbiamo formato la stessa magnifica squadra che ha realizzato Dark Resurrection, con qualche new entry di grande talento. Insieme abbiamo realizzato qualcosa di nuovo che vuole essere solo un inizio, un incipit per un prodotto cinematografico internazionale di cui è già pronta la sceneggiatura.

Vincenzo Alfieri ed Elena Cucci sono due fuoriclasse, attori davvero rari nel nostro panorama italiano. Hanno dato il massimo senza mai cedere, nonostante le condizioni climatiche avverse. Il bosco in cui abbiamo girato la maggior parte delle sequenze era umidissimo e con temperature vicine allo zero. Credo di aver fatto un’ottima scelta anche nel coinvolgere gli altri due attori del cast. Fabrizio Fenner, un personaggio incredibile, sembra uscito da un fantasy. Dopo aver lavorato con lui in Dark Resurrection ho capito che i ruoli del cattivo gli si addicono. Infine Francesca Gandolfo, che, al suo esordio, ha incarnato il personaggio alieno magistralmente.

In molti mi chiedono perché abbia deciso di fare uscire il film direttamente online. La risposta è semplice: perché internet è il futuro. Sempre più registi riescono ad attingere a fondi attraverso la rete. Le piattaforme di crowdfunding stanno funzionando sempre meglio, il pubblico stesso può finanziare un progetto in cui crede e che vuole vedere, diventando produttore associato. Questo permette agli autori di finanziare i loro progetti mantenendo il potere artistico sul prodotto finale. In Italia si continuano a produrre film per il solo territorio nazionale, alto budget, bassi incassi e poche possibilità di rientrare dei costi. Se non iniziamo ad esportare producendo film di genere per il mercato internazionale, la nostra industria cinematografica imploderà su se stessa. Anche per questo il film è stato girato in inglese e poi sottotitolato in italiano. Spero che Closer sia un esempio di come anche in Italia si possa fare fantascienza. Basta volerlo davvero e crederci, perché i professionisti e i talenti ci sono, stanno semplicemente emigrando dove possono esprimersi liberamente.

 

Che ne pensate di questo nuovo cortometraggio di Licata?

Personalmente penso che il livello delle produzioni indipendenti stia salendo mostruosamente e, a prescindere da tutto, questo può solo essere un bene per l’industria cinematografica sempre più radicata in super produzioni che hanno grandi budget e piccole idee.