Eccoci nuovamente con nerdeconomy, modellizzazioni semiserie nel mondo nerd. Di cosa parliamo oggi? Dei contratti di collaborazione.
Non dei contratti di collaborazione interinale che voialtri laureati in architettura firmate con Mc Donald, ma bensì dei contratti che, in generale, stabiliscono una collaborazione tra due o più entità.
Ostaggi del Contratto
La collaborazione è definita, in ambito economico, come l’intento di due parti di accordarsi al fine di avere entrambe dei benefici superiori a quelli ottenibili non collaborando.
Questa definizione è vera sempre, può cambiare la definizione di guadagno, che spesso è non monetario e non economico, ma se non ho beneficio a collaborare non collaboro.
Faccio un esempio semplice, voglio comprare un pentolino, vado dallo stagnino (esistono ancora? Nell’era di Amazon mi perdo le professioni…) e gli dico “ehi quanto costa quel pentolino”, “10 euri”.
Bene abbiamo le due parti con le loro esigenze, lo stagnino considera 10 euri un valore superiore a quello che ha per lui il pentolino, se io considero il valore del pentolino per me superiore a 10 euri avviene la collaborazione (scambio) altrimenti no, in quanto se io considerassi 10 euri più vantaggiosi del pentolino non avrei incentivo a collaborare e quindi lo scambio non avverrebbe.
Bene, perché abbiamo complicato una cosa semplice?
A parte per il piacere personale, serve per entrare nel vivo della trattazione, ossia lo scambio di ostaggi.
Lo scambio di ostaggi era, nei tempi antichi, un sistema per creare un incentivo a cooperare e, soprattutto, un incentivo a non tradire.
Ebbene si, perché la teoria dei giochi ci descrive come una massa di insensibili bastardi (ed è fin lusinghiera) quindi dove c’è un incentivo a collaborare c’è anche un incentivo a tradire, quindi bisogna rendere il tradimento svantaggioso.
Due parti potrebbero considerare vantaggioso collaborare, ad esempio a mantenere una tregua, se considerano gli svantaggi di una tregua inferiori agli svantaggi di perdere un ostaggio in mano nemica (cosa che accadrebbe se tradissero interrompendo la collaborazione).
Per quello ci si “scambiava” i figli per suggellare degli accordi, e ha funzionato per un sacco di tempo, sostituita poi da un sistema legislativo più completo che ha reso obsoleta questa pratica (tranne che per qualche terrorista che evidentemente ha studiato a lettere e filosofia).
Aggiungiamo ancora un concetto: la minaccia credibile.
La minaccia credibile il livello di rappresaglia che scateno nel caso l’avversario venisse a “vedere le mie carte”.
Certo io posso dire “ehi vedi di mantenere la tregua o ti uccido il figlio e ti trascino una guerra dei 100 anni!” ma se tutti sanno che non farei mai una cosa simile la mia minaccia non è credibile, o meglio tradirà se:
vantaggio a tradire – rappresaglia > vantaggio a collaborare
Ecco che iniziamo ad avere problemi.
Gli ostaggio quindi aumentano il valore di “rappresaglia” abbastanza a costo 0 (che ci va a uccidere un principino rispetto a una città nemica?) rendendo la minaccia più credibile a un costo contenuto, sono quindi un’ottima opzione contrattuale.
A Game of Hostages
Io ho letto solo il primo libro di Asoiaf preferendo la serie tv, quindi applicheremo la modellizzazione a Ned Stark e a Theon Greyjoy.
Ned Stark
Ned Stark (e MyISAM e Sansa) vengono utilizzate come deterrente a una possibile guerra contro il Nord, le due parti sono i Lannister e gli Stark, agli Stark va la prima mossa, ovvero stabilire se
Sconfiggere i Lannister – perdere gli ostaggi – costi della guerra > Accettare le richieste dei Lannister.
Le due parti si possono considerare in buona fede, gli Stark perché sono i buoni e i Lannister perché “pagano sempre i loro debiti” (e il valore del loro “marchio” si basa su quello).
Inoltre Robb porta una minaccia credibile (più che una minaccia: sta già marciando su King’s Landing).
Bene, cosa fa Joffrey? La cosa più idiota possibile, fa perdere valore all’incentivo a collaborare.
Costringe Ned a dichiararsi un traditore, questo diminuisce il suo valore: è vero che è pur sempre il padre di Robb e che Robb lo rivorrà indietro a tutti i costi, ma tutti gli altri vassalli del nord? Vorranno un traditore indietro? No, è molto probabile che fermare la guerra ora sia ancora più difficile, ormai seguiranno Robb e Ned potrebbe non essere sufficente a calmare gli animi.
Ora, qualcuno potrebbe obiettare che se non vogliono una tregua per un traditore non vogliono nemmeno una guerra per un traditore ma la guerra ha come motivazione il comportamento dei Lannister, Ned è solo un incentivo a collaborare per una tregua (del tipo “mandiamo giù il rospo per il bene del nostro re”).
Dopo aver fatto questa cazzata cosa combina? Lo uccide. Dafuq Joffrey?!? Prima mi sbagliavo, questa è la cosa più idiota possibile.
Annullando l’incentivo a collaborare di sicuro le due parti non si accorderanno mai!
Male Joffrey, avresti dovuto ascoltare Pycelle quando ti raccontava degli oligopoli di Qart.
Joffrey quindi fa una cosa senza senso logico, ma Joffrey è pazzo.
A me Asoiaf non piace granché ma non mi sognerei mai di dire che Martin è un cattivo scrittore, è un ottimo scrittore, se vuoi far sembrare qualcuno pazzo uno scrittore mediocre lo farebbe comportare da pazzo, un grande scrittore lo farebbe agire contro i suoi stessi interessi.
Theon Greyjoy
Veniamo al caso di Theon Greyjoy.
Questa è la classica situazione medievale, l’erede al trono dello sconfitto è tenuto in ostaggio dal vincitore, lo sconfitto considera più vantaggioso onorare la tregua piuttosto che perdere l’erede al trono.
Problema, in questo caso la controparte (Lord Balon) non considera una tregua una situazione più svantaggiosa di perdere il figlio, perché lo disprezza il figlio!
Se mai considera più svantaggiosa la scelta combinata di perdere un figlio e la minaccia credibile di un’offensiva degli Stark piuttosto che una tregua.
Morte di Theon + rappresaglia Stark > Svantaggi della tregua
Quindi la tregua regge.
Le condizioni però cambiano, Robb va a sud con il suo esercito e quindi la minaccia credibile di una ritorsione si fa più tenue.
La tregua però tiene ancora ma è proprio Robb a darle il colpo di grazia rispedendo indietro Theon.
Ora il suo potere negoziale è nullo e l’incentivo a non tradire e a collaborare di Balon viene meno.
E’ vero che Robb propone un patto (non ricordo gli estremi ma era tipo indipendenza per aiuto militare) ma i patti, come abbiamo visto, funzionano solo se entrambe le parti considerano l’offerta dell’altro più vantaggiosa di quello che dovrebbero offrire loro.
Scorrerie > Indipendenza – aiuto militare
Evidentemente Lord Balon non considera l’indipendenza più vantaggiosa di una sana scorreria e quindi, libero dagli altri due incentivi a collaborare (la minaccia credibile e l’ostaggio) dichiara guerra a Robb.
Stavolta Catelyn ci aveva visto lungo, avresti dovuto darle retta Robb o, se proprio ti stava sul carro, potevi fare un pensierino al fatto che, in mancanza di un incentivo a collaborare tu stai marciando contro i Lannister, perché i Greyjoy non dovrebbero fare lo stesso contro di te venuto meno il loro incentivo?
Conclusioni
Al di la del suo nome stupido la teoria dei giochi è un’arma potente, contiene alcune delle migliori modellizzazioni che possiamo usare per predire eventi e comportamenti.
Gli ostaggi, usati come merce di scambio contrattuale, hanno avuto un ruolo non indifferente fin dalla nascita dei primi grandi imperi e il concetto di scambiare un bene a valore 0 per una delle due parti ma con un valore molto alto per l’altra semplicemente come cauzione si è man mano evoluto fin alle legislazioni più moderne.
Oggi se io cerco di venir meno a un patto commerciale non rischio di perdere un figlio come rappresaglia, ma la rappresaglia è garantita da un ente esterno (il sistema legislativo) che mi punisce come “rappresaglia” per non aver ottemperato il patto.
Perché quasi sempre succede che anche in condizioni in cui collaborare sia vantaggioso, tradire lo è molto di più.
Riprendendo l’esempio iniziale del pentolino: se io dopo aver preso il pentolino scappo e non smollo i 10 euri ho guadagnato molto di più tradendo che collaborando.
Ma se io e lo stagnino prima di fare il patto ci scambiamo i rispettivi figli con minaccia di ucciderli se la transazione non va in porto allora l’incentivo a collaborare e a non tradire è molto più alto.
Se io fuggissi poi non avrei guadagno a far fuori il figlio dello stagnino mentre avrei una perdita enorme nel caso lo stagnino uccidesse il mio, quindi mi conviene riprendermi il mio bene di valore (figlio) dando in cambio un bene che per me non ha valore (figlio dello stagnino) ma nel mentre ormai ci siamo scambiati i 10 euri e il pentolino e il contratto è andato a buon fine.
L’ammazzare i figli oggi è rappresentato dalla legislazione contrattuale, un buon esempio sono ebay e paypal, io mi faccio mandare un bene mentre un ente esterno (paypal) tiene in ostaggio il guadagno del venditore.
Se il bene è quello dichiarato il venditore ottiene il pagamento altrimenti io recupero i soldi, il suo incentivo a tradire è annullato (il mio un po’ meno ma il costo di dimostrare che il bene è sbagliato quando non lo è, ossia di truffare, spesso è superiore a ritenermi soddisfatto dell’acquisto, almeno per cifre basse).
O per gli scambi di merci attraverso fatture e banche commerciali.
Gli ostaggi e la minaccia credibile di rappresaglia ci sono sempre, ma sono sotto altre forme.
Dopotutto gli uomini collaborano meglio attraverso la minaccia piuttosto che attraverso il beneficio.
A game of thrones: you win or you’ve played bad.
Bene, se volete scatenatevi nei commenti, come detto non ho letto Asoiaf ma sono sicuro che è pieno di altri simpatici esempi di trattative a ostaggio.
Tutte le immagini nell’articolo ©HBO 2011 / Tratte dalla intro di aGoT by Kirk Shintani – a52 / Elastic