La Deep Space Industries ha presentato oggi il suo nuovo, e super-ambizioso, progetto: estrarre minerali rari dagli asteroidi.
In pratica Rick Tumlinson, CEO della DSI, vorrebbe rendere operativa una flottiglia di navicelle automatiche, chiamate “Fireflies“ (!!!) e costruite sulla base della tecnologia CUBESAT. questi piccoli veicoli dovrebbero essere in grado di raggiungere gli asteroidi ritenuti adatti e verificare quanto di estraibile sia presente nei sassi spaziali.
La prima di queste Fireflies dovrebbe partire entro il 2015.
Successivamente, diciamo un paio di anni dopo, dovrebbe essere pronta per la partenza la nave estrattrice vera e propria, chiamata “Dragonfly“.
La sua missione sarebbe estrarre fino a 70kg di materiali grezzi (parliamo di una stima minima, da testare, e di materiali rari), plasmandoli tramite sofisticate stampanti 3D per essere modellate e stipate alla Tetris nella stiva di carico, senza sprechi di spazio e massimizzando il carico utile.
Non so quanto convenga alla DSI portare minimo 70kg di materiali sulla terra. ma visto che già così pisciano lungo, perché non rincarare le dosi? infatti non intendono portare i minerali estratti sul terzo sasso dal sole, ma costruire basi, navi e centrali solari direttamente in orbita! stanno progettando già i cantieri, e già questi dovrebbero essere costruiti grazie agli asteroidi…
Propongo di mandare i nostri curriculum alla DSI, un giorno potremo impressionare le pollastre dicendo “Hey baby… hai presente Bruce Willis in Armageddon?”
- Deep Space Industries (deepspaceindustries.com)