Pare che nello spazio ci si annoi parecchio e come i ragazzini fanno casette di Lego, gli astronauti…beh fanno casa loro.
La replica è in scala 1/183 (circa si parla di 60cm contro 110m) ma la stazione vola come quella vera (…grazie al Carso!). Per assemblarla, il giapponese Satoshi Furukawa ha dovuto superare i problemi di micro gravità presenti nella vera [url=http://www.esa.int/esaCP/ESAEFEUM5JC_Italy_0.html] stazione spaziale internazionale[/url], per ciò ha utilizzato uno contenitore morbido in plastica e dei guanti. Il tutto ha complicato molto il montaggio, ma ad aiutarlo (poverino…) c’è stato il fatto che il modellino (insieme ad altri) è arrivato viaggiando sullo Shuttle Endeavour, parzialmente per-assemblato proprio come già stato fatto per la stazione vera.
La collaborazione tra la [tag]Nasa[/tag] e [tag]Lego[/tag] che ha dato vita alla cagata spettacolare impresa, nasce per istruire i bambini sulle attività spaziali della agenzia e ovviamente per pubblicizzare il mattoncino colorato.
Purtroppo per ragioni di sicurezza non ha potuto rimanere nella stazione più di qualche ora, ma invece di essere liberato nello spazio come io avrei voluto (non mi ascoltano mai gli l’ho ripetuto mille volte che era figo), è stato smontato e portato a terra.