Con un comunicato ufficiale diffuso oggi giovedi 14 gennaio, Eastman Kodak Company ha confermato di aver chiamato a giudizio presso la U.S. International Trade Commission americana le due aziende più in vista nel campo degli smartphone, vale a dire Apple e Research In Motion.

L’oggetto dell’azione legale intrapresa della casa americana è la presunta violazione di ben tre brevetti legati alle proprie tecnologie di “digital imaging”: la casa di Cupertino si è vista recapitare ben tre istanze, mentre per la società che sviluppa e produce i BlackBerry la causa intentata è una sola.

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Kodak imputa alle due compagnie citate la responsabilità di aver utilizzato indebitamente, a bordo dei rispettivi dispositivi, i propri sistemi di gestione delle immagini.

Da qui la richiesta di un’ingiunzione che impedisca l’importazione negli Usa di apparecchi (tra i quali diversi telefoni cellulari con fotocamera) che violano diversi suoi brevetti e la già ventilata possibilità di poter trovare un equo accordo di licenza con i produttori in questione.

Contro Apple, in particolare, la società ha presentato due cause soltanto presso l’U.S. District Court for the Western District of New York. Nella prima denuncia, la violazione operata dalla casa della Mela riguarderebbe l’utilizzo non autorizzato (sull’iPhone) di tecnologie per la generazione e la visualizzazione di anteprime e la manipolazione di immagini di diverse risoluzioni.

Nella seconda Kodak evidenzia un abuso dei brevetti che descrivono metodi attraverso i quali un programma può “chiedere aiuto” ad un altro per eseguire certe funzioni.

I portavoce della società hanno accompagnato l’annuncio spiegando come, in questi anni, Kodak abbia provato a trovare un accordo amichevole sia con Apple che con Rim senza però arrivare a nessuna soluzione. Da qui la decisione di adire alle vie legali per portare, di fatto, le due compagnie nordamericane sullo stesso livello di altre società come Nokia, Lg Electronics e Motorola, che hanno acquistato la licenza oggetto di diatriba in carta bollata.

Con Samsung, invece, la partita giocata in tribunale è finita con un successo e le parole del vice direttore generale e responsabile dei brevetti della società di Rochester, Laura Quatela, sono in merito assai esemplificative: “siamo felici di avere trovato un accordo che porta benefici reciproci e che afferma la forza delle proprietà intellettuali di Kodak”.

La causa al chaebbol coreano era stata intentata nel novembre del 2008 con l’accusa di uso indebito di vari brevetti ottenuti tra il 1993 e il 2001 e l’International Trade Commission aveva riconosciuto colpevole la casa di Seoul di aver violato due dei brevetti oggetto dell’azione legale.

La pace con Samsung sarà sancita con una richiesta congiunta di archiviazione della causa, la guerra con Apple (e Rim) è appena iniziata.

via Il Sole 24 Ore