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Dopo la conferma da parte della SIAE che è necessario il pagamento di una licenza/tassa per poter pubblicare sul proprio sito un trailer o un “video che contiene musica”, [b]Lega Nerd ha deciso di eliminare da tutti i suoi oltre 26.000 articoli tutti i video[/b] embeddati attraverso le piattaforme Youtube e Vimeo, sono compresi quindi tutti i video musicali, trailer, filmati, o quant’altro abbiamo contribuito a diffondere negli ultimi due anni di attività.
Lega Nerd è letta ogni mese da oltre 250.000 lettori e contribuisce, anche attraverso la diffusione di video e trailer, alla diffusione della cultura cinematografica e alla pubblicità dei migliori film in uscita.
Riteniamo i trailer cinematografici una semplice ed efficace forma pubblicitaria il cui uso su internet dovrebbe essere incentivato e favorito, non certo monetizzato.
Riteniamo le ultime decisioni e accordi presi da SIAE e AGIS assolutamente contrari a questa filosofia e in generale all’intento stesso di un trailer: dovrebbero secondo noi essere le stesse case cinematografiche a ribellarsi a queste decisioni in quanto sono le prime ad avere un danno da tutto questo.
Chiediamo a tutti voi di seguire il nostro esempio e di eliminare dai vostri siti tutti i trailer e video musicali per protesta verso queste decisioni. :res:
Siete liberi di utilizzare l’immagine presente in questo articolo come placeholder per i vostri video.
Solo quando si capirà l’importanza che hanno i siti internet indipendenti nella diffusione di questi contenuti si capirà anche quanto sia importante promuoverne l’uso, non tassarne la pubblicazione.
Ulteriori informazioni [url=https://leganerd.com/2011/10/28/siae-conferma-che-bisogna-pagare-per-mostrare-trailer-online]su questo post[/url].
Sharate questo link: https://leganerd.com/nosiae
[title]Usate questo Hashtag: #nosiae[/title]
[title]Update da Youtube[/title]
Youtube fa sapere attraverso WebNews che i suoi video sono già coperti da licenza SIAE regolare e che quindi non si dovrebbe incappare in nessun pagamento se si utilizza il suo embed classico (come facciamo noi da sempre).
Peccato che Stefania Ercolani, direttore dell’Ufficio Multimedialità della SIAE, abbia detto l’esatto contrario sull’intervista rilasciata a Punto Informatico, rispondendo proprio ad una domanda diretta su questo punto.
Attendiamo quindi un chiarimento definitivo in questa vicenda sempre più assurda.
[title]Risposta ufficiale della SIAE[/title]
La polemica oggi presente su newsletter e blog riguardo ai diritti sulla musica contenuta nei trailer, accende il faro su una regola da sempre contenuta nella legge italiana e nei trattati internazionali, per cui se una musica viene utilizzata l’autore di quella musica ha diritto ad un compenso. La SIAE è solo lo strumento attraverso il quale questa regola viene fatta rispettare.
Ricordiamo brevemente il contesto. In questi giorni la SIAE ha invitato numerosi siti di trailer a carattere commerciale a regolarizzare la propria posizione poiché diffondere al pubblico colonne sonore senza aver assolto i diritti rappresenta una violazione della legge. Nell’interesse di tutta la filiera cinematografica (incluse le riviste on line che si dedicano all’audiovisivo) è importante diffondere la cultura del rispetto dei diritti degli autori anche su Internet.
I magazine e i blog cinematografici on line e gli altri siti aumentano la loro attrattività verso gli utenti (e quindi verso gli inserzionisti pubblicitari) arricchendo con i trailer e con la musica in genere i loro contenuti. È una bella opportunità offerta dal digitale con costi che, grazie alle soluzioni tecnologiche disponibili, come embedding e deep link, sono ormai alla portata di moltissimi siti e blog. In questo modo la rete è un vivaio di iniziative e di idee ed è anche un motore di sviluppo economico. Chi riesce ad azzeccare l’idea commercialmente più valida e a veicolarla ad un pubblico sempre più vasto, ha la possibilità di beneficiare economicamente della sua attività e del suo spirito imprenditoriale.
La musica è chiaramente tra le materie prime dei contenuti audiovisivi come i trailer. Dov’è la sorpresa se un’impresa deve pagare quando si procura le materie prime per fare business? Grazie ai produttori e ai distributori cinematografici i trailer arrivano pronti all’uso ai siti e alle riviste on line che trattano dell’argomento. L’unico diritto da pagare è quello per le colonne sonore. Chi le utilizza dovrebbe trovare tutti i titolari delle varie musiche, ma con la licenza della SIAE gli utenti risolvono il problema con un unico pagamento.
La licenza della SIAE è quindi una soluzione pratica per chi vuole rispettare la legge.
La questione dei trailer e più in generale dei contenuti audiovisivi promozionali è stata trattata con l’AGIS e con l’ANICA, che rappresenta produttori e distributori, ovvero coloro che sono anche i proprietari originali dei trailer.
È una bella opportunità ci dicono. Dovremmo ringraziare che ci fanno pagare così poco ci dicono. Dovremmo ringraziare che abbiamo la possibilità di usufruire di contenuti già pronti per i nostri utenti ci dicono… Con soli 1800 euro all’anno possiamo mostrarvi i trailer dei film, un affare incredibile che noi stupidi impreditori del web non capiamo secondo la SIAE.
Lasciamo a voi ogni commento.
[title]Aggiornamento della SIAE[/title]
28-Ott-2011 Alcune precisazioni
La Siae e i diritti della musica nei trailer
Come sempre la SIAE guarda con attenzione alla rete e le reazioni sulla questione musica nei trailer hanno suscitato alcune riflessioni, soprattutto su certi punti:
1) I produttori dell’ANICA, che sono i proprietari dei trailer, pagano alla SIAE i compensi per l’uso della musica. La Licenza che hanno negoziato tre anni fa con la SIAE è comunque successiva al contratto standard per i Video on Demand. Questo tipo di licenza (www.siae.it ), che la SIAE ha pubblicato nel 2005, riguarda tutti i contenuti audiovisivi. La licenza è stata offerta – a seguito di controlli documentati – a quei siti commerciali di trailer che finora hanno evitato di rispettare i diritti sulla musica.
2) La tariffa attuale copre fino a un massimo di 10 ore di musica che, per trailer di 15-30 secondi, significa poter inserire nel sito fino a 200 trailer contemporaneamente.
3) I compensi sono parametrati sui siti commerciali, che vendono pubblicità e fanno business sui contenuti. Ed è a queste imprese che la SIAE si è rivolta per chiedere il rispetto del diritto d’autore.
4) I maggiori quotidiani in rete hanno da anni una licenza della SIAE che copre la musica nei trailer e altri contenuti musicali, anche se questi non sono la parte principale della loro della loro offerta al pubblico.
200 trailer da 30 secondi sono 100 minuti, non certo 10 ore, non riuscite neanche a fare un semplice conto alla Siae? inoltre si era detto che sotto i 45 secondi doveva valere un diverso regolamento… e ancora: la regola o vale per tutti o per nessuno, oppure specificate, attualmente tutti i siti sono illegali, vivono nell’illegalità sperando di non essere contattati, una follia.