[image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_043413.jpg[/image]
Organizzazione perfetta, fighe e fighi in piscine fighe, grigliate a perdita d’occhio, e iPad, baci saffici e tresche di ogni tipo, gente creativa e fotografi seri.

Questo è tutto quello che non è stato. E che cazoz è stato allora?
È stato di questi due tizi si sono incontrati a Ghilarza, paese sperduto in mezzo alla Sardegna, e hanno cazzeggiato senza scopo e fine per quattro ore.
Ma partiamo dall’inizio.

[title]Preparativi[/title]
Fervono i preparativi nella [url=https://www.com/groups/198330486853435]Sezione Sardegna[/url] per la prima Dinner ufficiale dopo il [url=https://leganerd.com/2011/05/25/ln-sezione-sardegna-report-kebab-introduttivo]Kebab introduttivo[/url] di qualche tempo fa. Gente di Sassari (io forever alone), gente di Olbia, gente di Cagliari, gente di paesi qua e là, ci sono i presupposti per vederci e far qualcosa di bello… ma la Sardegna è grande (così mi dicono) e giustamente fare 400 km è un problema, beh, scegliamo un posto a metà strada si dice ([url=http://www.youtube.com/watch?v=B6eSTzU7bZY]GENIO![/url]), e la scelta ricade su Abbasanta/Ghilarza.
Due piccoli paesi attaccati (si attaccati, della serie che qualcuno ha la camera da letto a Ghilarza e il bagno ad Abbasanta), in mezzo alla Sardegna.
Aggiudicato, le adesioni crescono, ma ehi, facciamo un pranzo così non si deve viaggiare di notte, perfetto.

[title]Pacco, doppio pacco e contropaccotto[/title]
La distanza, il costo del ristorante designato (cifre astronomiche, 35 €) e legittimi altri impegni fanno ritirare qualche adesione fino all’immancabile: “Beh non la facciamo più”.
“Io vado anche da forever alone”, dico, Ghilarza non rimarrà un posto non conquistato da Lega Nerd, detto questo @Vampiretto conferma la sua partecipazione e…

[title]Fact[/title]
Prendo il treno ghiacciaia che mi porterà ad Abbasanta e mi farà sopportare, una volta arrivato, un’escursione termica di 25° ed inizio ad apprezzare le particolarità dei due paesi.
– Tanta gente in bici a tremilamila gradi
– Non esistono posti all’ombra e neanche le case fanno ombra
– Densità di 3 bar e 2,5 ristoranti per abitante

Pranzo di alta qualità che potete vedere nell’immagine di apertura con ingiurie verso i bidonari e partenza per il fiume Tirso dove dopo lunghe peripezie per capire da dove cazoz passare e terrore di finire come in “Non ci resta che piangere” scopriamo la casa degli uomini rana, prendiamo possesso simbolicamente della diga e meno simbolicamente io prendo possesso del fiume.

Torniamo al paese natale di V.I.P. come Santi Licheri, per bere qualcosa (visti i trentamila gradi appena sopportati) e ascoltare i suggestivi dialoghi degli autoctoni.
Infine di ritorno alla stazione assistiamo alle maledizioni di una signora che vede il suo treno posticipato di 5 minuti in 5 minuti fino ai 25 di quando me ne sono andato e dopo un saluto veloce agli zingari accampati nel sottopassaggio della stazione salgo su un lurido vagone che mi riporterà a Sassari.

[i]L’antico spirito nerd dei “due scemi che stanno là”[/i] is here :res:

[b]EDIT by Netstorm: l’articolo è di @aiolos.[/b]