La Finale del NerdPlay Award 2019 ha visto affrontarsi sul palco di Modena PLAY i quattro progetti finalisti del nostro premio dedicato ai giochi da tavolo inediti: Khari Baoli Road, Bluebeard, Escape Novak ed evocAzione

Ecco cosa è successo durante la quinta edizione del nostro premio, una specie di talent show del mondo del gioco da tavolo.

 

 

Hanno aperto la Finale di #NPA19 i quattro precedenti giochi da tavolo vincitori, in bella esposizione sul banco della giuria a dare sfoggio del prototipo dal rinnovato aspetto professionale, frutto del lavoro di Sir Chester Cobblepot, l’azienda che ha prodotto le migliori idee per realizzare prodotti da portare sul mercato, ora in valutazione da importanti editori internazionali.

Fra loro spicca Schönbrunn, frutto del progetto vincitore del NerdPlay Award 2016, fresco di pubblicazione grazie alla partnership con Giochi Uniti e che ora sta raccogliendo valutazioni più che positive tra i giornalisti del settore.

 

I precedenti vincitori del NerdPlay Award sono ora dei prototipi completi, sviluppati da professionisti

 

Giacomo Santopietro, presentatore dell’evento e Team Principal di Sir Chester Cobblepot, dopo aver dato il benvenuto a tutti i presenti, ha presentato i fantastici giudici: Diego Cerreti, Stefano De Carolis, Mauro Monti, Walter Obert, Roberto Vicario e Tommaso Bagnoli, vincitore NerdPlay Award con l’Attacco degli Gnomi ora conosciuto proprio come Schönbrunn.

 

Giacomo Santopietro, presentatore dell’evento e team principal di Sir Chester Cobblepot

 

I finalisti, uno alla volta, hanno esposto i propri progetti alla giuria composta da esperti del settore fino a quel momento tenuti all’oscuro delle caratteristiche dei giochi, con a disposizione solo 8 minuti di tempo per illustrare le caratteristiche fondamentali del proprio prototipo.

 

La giuria della Finale è stata formata per includere tutti gli aspetti del mercato del Gioco da Tavolo

 

Ha aperto la sfida finale Riccardo Grossi con Khari Baoli Road, che sfortunatamente paga il prezzo dell’emozione di essere il primo a calcare il palcoscenico, andando in confusione durante la presentazione, omettendo molte informazioni fondamentali del suo regolamento: la giuria lo tartassa di domande, cosa che probabilmente lo ha penalizzato nella votazione finale.

 

Riccardo Grossi presenta Khari Baoli Road

 

È stato poi il turno di Marcello Ventilati con Bluebeard, che è riuscito a sorprendere positivamente la giuria con l’originalità, finendo però per tradirsi sul finale: a un’approfondita domanda tecnica sulle meccaniche di gioco, il concorrente si è contraddetto ed è stato costretto alla lettura del regolamento per venire fuori dalla spinosa situazione.

 

Marcello Ventilati presenta Bluebeard

 

Marco Evangelisti ha presentato Escape Novak, il prototipo graficamente più gradevole tra i progetti finalisti, ma definendolo un «filler» ha infastidito subito i giurati, che non hanno riconosciuto nel progetto le caratteristiche tipiche che il termine tecnico suggerisce: usare un certo linguaggio professionale con la giuria è un’arma a doppio taglio: se non lo si usa correttamente si rischia di pagarne le conseguenze.

 

Marco Evangelisti presenta Escape Novak

 

Ha concluso la sfida evocAzione, presentato da Marco Montanari in rappresentanza di un gruppo di ben quattro autori. La giuria lo ha incalzato, l’ambientazione che è stata scelta per il progetto non convinceva, ma Marco ha risposto con prontezza e ironia alle critiche. Una presentazione concisa, che ha illustrato bene un gioco semplice… o forse troppo semplice?

 

Marco Montanari presenta evocAzione

 

La votazione più combattuta della storia di questo concorso.

I giudici hanno lasciato momentaneamente la sala per votare il progetto vincitore, in quella che si è rivelata la votazione più combattuta della storia di questo concorso: dopo una prima votazione due progetti hanno ottenuto lo stesso numero di voti, cosa che si è ripetuta a una seconda votazione per lo spareggio.

 

La giuria esprime il proprio voto

 

Gli scambi di opinioni non sono bastati a rompere l’impasse e quindi, per la prima volta nella storia del NerdPlay, Antonio Moro è stato costretto ad appellarsi al regolamento e vestire i panni di presidente della giuria, aggiungendo così il proprio voto per spezzare la parità.

 

Itomi ha dovuto, per la prima volta, esercitare il suo voto da presidente della giuria

 

Nel frattempo sul palco era salito Luca Montalti, ultimo vincitore del NerdPlay Award, per raccontare l’esperienza dell’anno appena trascorso che lo sta portando alla chiusura del suo progetto, che da Concessionaria Italia è divenuto Maranello, il primo gioco dedicato alla vita del leggendario Enzo Ferrari.

 

Luca Montalti, ultimo vincitore del NerdPlay Award

 

E finalmente, ecco il momento del verdetto! Giacomo era pronto a incoronare il vincitore di #NPA19… Bluebeard ed evocAzione si giocavano l’Award 2019! Complimenti comunque a Riccardo Grossi e a Marco Evangelisti, terzi classificati a parimerito, che hanno ricevuto preziosi consigli dai giudici su come proseguire al meglio il proprio percorso di aspiranti game designer.

 

Bluebeard ed evocAzione si giocavano l’Award 2019

 

Ma ci può essere un solo vincitore, quello che si aggiudica l’ambito trofeo NerdPlay e il prezioso contratto di produzione professionale per il proprio gioco: e il vincitore assoluto è stato… evocAzione!

 

Marco Montanari riceve ll premio in rappresentanza dei quattro autori di evocAzione

Le nostre congratulazioni a Francesca Guidi, Marco Montanari, Raffaele Trojanis e Antonio Vaccarino per la grande vittoria!