Il pallone non è mio quindi sto alle regole: niente politica.
BUT… qui si parla di tecnologia! Si sviluppa nel dettaglio il mondo del web.
Chi meglio di Renzo Bossi, giovane ed aitante consigliere regionale lombardo, membro dell’Osservatorio sulla trasparenza e l’efficacia del sistema fieristico lombardo poteva farlo? (tra l’altro: l’unico che è riuscito a mettere d’accordo ogni partito politico, Lega Nord compreso, sulla sua candidatura) [trollface]

La performance del Trota è avvenuta a un convegno sulla tv del futuro “Vecchia TV vs Nuova TV” organizzato dal [url=http://www.corecomitalia.it/]Corecom[/url] alla Casa del Cinema di Villa Borghese.
Al tavolo i responsabili delle aziende di tlc come Telecom, broadcaster come Rai, Mediaset e Sky, giornalisti ed esponenti del mondo politico (da Paolo Gentiloni del Pd a Roberto Rao del’Udc).

L’intervento è avvenuto tramite un video, non di persona (non per una questione di comodità immagino… l’occasione di registrare gli strafalcioni di R.B. non la si spreca! :D)

Non mi dilungherò con opinioni personali o raccontandovi [url=http://dilatua.libero.it/attualita/renzo-bossi-bl8528.phtml]cose sul suo conto[/url], vi lascio al video ed al discorso che mi sono permesso di trascrivere nel more.

[more][b]”Questi nuovi media sono un fenomeno che entrano inesorabilmente nella nostra vita.[/b]

La generazione di cui faccio parte li ha proprio presi: [b]io stesso uso questi nuovi media – i social network come Facebook, Twitter – quotidianamente, sempre improntandoli a quello che è l’ambito lavorativo[/b] e sono convinto che i social network cambieranno anche l’evoluzione della televisione.

Di fatto in futuro le televisioni, i media, dovranno tornare a essere interpreti dei valori locali, riavvicinandosi alle culture dei territori: cosa che si è andata persa quando il mondo è andato nell’ottica dela globalizzazione, quindi avvicinandosi al globale ma perdendo il locale.
Credo che sia fondamentale ricollegare questi due mondi e tener vivo quello che è la realtà locale.

Ma il fatto di tornare nella realtà locale non vuol dire tornare indietro, anzi, vuol dire riavvicinarsi alla vita quotidiana della gente, [b]riavvicinarsi al poter dare risposte concrete …delle cose di tutti i giorni, delle esigenze di tutti i giorni.[/b]

Internet è stato il vero accelleratore della globalizzazione, ma sono convinto possa essere anche il volano per tornare all’iperlocale.
[b]Il web “2.0”, così considerato, i social network[/b], sono quel tramite tra la gente e queste notizie che magari sono notize a livello nazionale, internazionale, ma danno la possibilità alla gente di poter esprimere la propria opinione e [b]danno la possibilità a chiunque di poter essere collegato a questa notizia che non rimane più assolutamente astratta[/b], ma diventa qualcosa di più vicino.

Il fatto può essere che [b]si possa far nascere questa rete di reporter, una rete… una cosa nuova, [/b] una rete che può essere un giornalismo collaborativo locale, una rete tra tutti questi giornalisti che lavorano sulle notizie locali che vadano a presentarsi in un punto d’incontro dove si possono trovare tantissime notizie.

Questo l’ha fatto una televisione, che è la CNN, che di fatto ha un taglio molto internazionale ma ha creato questo punto d’incontro che è outside.in, che è un punto dive si discutono delle questioni delle 250 circa città americane.
E [b]si parla di tutto, dallo spettacolo al teatro alla programmazione dei cinema[/b], quindi di fatto è tornata ad avere un conattto stretto con quelle che sono le realtà locali e la vita delle persone di tutti i giorni.
Di fatto l’ (?) della Lega è ben chiaro: valorizzazione dei territori e tener vivo l’iperlocale, questo anche sostenendo quelle che sono le [b]mettenti[/b] radiotelevisive locali.

Certo è che è un momento difficile, un momento difficile sia per la crisi sia per quesl passaggio che oggi si trovano ad affrontare queste emittenti radio tv, il passaggio, questa nuova tecnologia del digitale terrestre obbliga tutte queste emittenti a sostenere grossissimi investimenti: e (….), è un momento difficile.

Quindi bisogna sostenerle perchè di fatto [b]sono un fondamentale presidio di plural, prul prularismo[/b] e di libertà di informazione che solo le emittenti locali possono riuscire a dare.

Devono avere le condizioni quindi oggi per [b]poter rappresentare la quotidianità di tutti i giorni, [/b] ma sono convinto che con un forte impegno si possa portare a casa.

Quindi la svolta tecnologica che si crea col binomio web e digitale terrestre è sicuramente un’occasione di valorizzazione del territorio e di quelle emittenti radio televisive locali che bisogna incentivare perché possono offrire un servizio alla collettività sempre migliore. Ci sono due principi fondamentali: bisogna riuscire a legare fra loro il territorio e lo strumento che dà immagine ad esso, quindi tutte le emittenti televisivi sono quelle che possono dare visibilità al territorio che rappresentano, ma soprattutto bisogna saper riuscire a portare quest’immagine a un livello più alto, nazionale e europeo.

Quindi il fatto di valorizzare le diverse realtà culturali e metterle poi a livello nazionale e europeo [b]danno la possibilità di poter portare avanti quelli che son gli obiettivi della Lega che sono la valorizzazione del territorio.[/b]

Quindi i nuovi media sono convinto siano un giusto strumento… un giusto strumento per riuscire a rilanciare i nostri territori e [b]rilanciare quella che è una televisione e un mezzo un metodo di comunicazione che ritorna vicino alla gente.[/b][/more]

Aspettando l’autotune…
[more][/more]

Fonte Giornale [url=http://www.bresciaoggi.it/stories/Italia_e_Mondo/270049__e_renzo_bossi_il_trota_spiega_la_rete_video_cult/]BresciaOggi[/url]