Sotto l’hashtag #starlinkforgaza sono stati tantissimi gli appelli rivolti a Musk affinché garantisca le comunicazioni attraverso il sistema satellitare che è stato così importante nella fase iniziale della guerra in Ucraina. “Fornirai ai palestinesi l’accesso a Starlink o resterai in silenzio davanti al genocidio di Gaza?” chiede a Musk un utente del social SpaceX, l’azienda di Elon Musk, si impegna a fornire connessioni Internet gratuite alle organizzazioni umanitarie riconosciute che operano a Gaza. Alla fine, Elon Musk ha annunciato che il sistema satellitare Starlink di Space X garantirà la connessione a internet alle «organizzazioni umanitarie riconosciute a livello internazionale» nella Striscia di Gaza. Questo gesto è stato accolto come un atto di solidarietà verso la popolazione palestinese e un modo per superare l’isolamento causato dalla mancanza di comunicazioni nella regione durante i conflitti.

Israele contro: opposizione ferma del ministro delle comunicazioni perché “la rete potrebbe essere utilizzata anche da Hamas”

Tuttavia, c’è stata anche un’opposizione a questa iniziativa da parte di Israele. Il ministro israeliano delle comunicazioni, Shlomo Karhi, ha dichiarato che faranno tutto il possibile per ostacolare questo progetto. Secondo Karhi la rete potrebbe essere utilizzata anche da Hamas per delle attività terroriste; quindi, l’imprenditore dovrebbe condizionare quei collegamenti e renderli disponibili soltanto quando saranno liberati tutti gli ostaggi israeliani. Karhi ha dichiarato che finché questa condizione non verrà soddisfatta, il ministero delle comunicazioni di Israele interromperà ogni legame con Starlink. La situazione solleva importanti questioni sulla politica e la tecnologia in contesti di conflitto, e il gesto di Musk ha suscitato un acceso dibattito tra le parti coinvolte.