Il partito svizzero Anti-PowerPoint
Ebbene sì, gli svizzeri, già noti per invenzioni rivoluzionarie quali l’orologio a cucù e il cioccolato fondente che vorrebbe essere novi ma non lo è, ne sanno sempre una più di @itomi .
È nato infatti un partito – capeggiato dall’uomo del video, Matthias Poehm – che ha come programma abolire un programma, per la precisione Microsoft PowerPoint.
Secondo l’APPP (Anti-PowerPoint Party) infatti l’utilizzo massivo della piattaforma targata Microsoft avrebbe fatto perdere all’economia locale qualcosa come 2,1 miliardi di franchi svizzeri, oltre 1,7 miliardi di euro.
A questa discutibile statistica se ne aggiungono altre, direttamente consultabili sul sito internet del partito.
Inoltre:
Per presentazioni anti-sbadiglio, basta affidarsi a lavagna e pennarello: PowerPoint non batterà mai una persona reale che scrive su una lavagna. L’effetto della presentazione non è nell’illustrazione, ma nell’atto di crearla». Il leader del movimento, Matthias Poehm, spiega come fare in vari video. E nel libro The PowerPoint fallacy, che racchiude il programma del partito: è in vendita per 37 euro, che diventano 27 per gli iscritti.Proprio l’attività del suo fondatore lascia qualche ombra sui reali intenti dell’Appp. Poehm offre infatti seminari su come parlare efficacemente in pubblico. Insomma, il rischio è che si tratti solo di un’originale strategia di marketing.
Come al solito nell’approfondimento, la mia personale opinione sull’argomento, coerentemente argomentata da una serie di approfondite tesi.
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