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[quote]”[i]Questo è un grande giorno per tutti noi[/i]”, si legge nel breve comunicato allegato ai file. “[i]E un pessimo giorno per le università italiane. I loro siti sono deboli, pieni di falle. Come fate a dare i vostri dati a idioti del genere? È uno scherzo? Cambiate password ragazzi; cambiate concetto di sicurezza, università. Avremmo potuto rilasciare molto di più, avremmo potuto distruggere dati e reti intere. Siete pronti per tutto questo?[/i]”[/quote]

La notizia ha iniziato a circolare tramite un tweet con allegato un link per scaricare un elenco di dati. In quell’elenco nomi, cognomi, nomi utente e password (oltre che altri vari dati) di circa 20 università italiane e un file allegato di cui potete leggere il testo nel quote.

A rivendicare l’attacco un gruppo chiamato [b]LulzStorm[/b] e i siti attaccati sono stati:

Siena (unisi.it)
Salerno (unisa.it)
la Sapienza (uniroma1.it)
Antonianum (anotonianum.eu)
Economia a Cagliari (econoca.it)
Bari (uniba.it)
Bocconi (unibocconi.it)
Foggia (unifg.it)
Messina (unime.it)
Milano Bicocca (unimib.it)
Urbino (uniurb.it)
Bologna (unibo.it)
Pavia (unipv.it)
Seconda università di Napoli (unina2.it)
Lecce (unile.it)
Milano (polimi.it)
Torino (unito.it)
Modena e Reggioemilia (unimo.it)

Se siete studenti iscritti ad una di queste università forse è meglio che date un’occhiata e cambiate la vostra password…

Via [url=http://www.repubblica.it/tecnologia/2011/07/06/news/hacker_di_nuovo_all_attaco_stavolta_delle_univesit_italiane-18761507/?ref=HRER2-1]www.repubblica.it[/url]
Fonte [url=http://www.universita.it/violati-database-20-atenei-italiani/]www.universita.it[/url]