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Questo week-end, oltre a pagliacciare in modo epico al Nerdstock, dopo aver fatto oltre 100km di strade sbagliate, ed aver dormito 6 ore in 3 giorni ho trovato il tempo di andare al cinema per ben due volte di seguito a vedere due film che, non mi pento di aver visto, solo perchè ho speso veramente poco per vederli.
Cominciamo con il primo della serie.
[title]L’Ultimo dei Templari[/title]
Lo so, lo so, Nicola Gabbia (aka Nicolas Cage) o fa gran film oppure fa film pessimi.
In questo caso non è decisamente un gran film.
Sorvoliamo sulla terribile scelta italiana del titolo (fatta ovviamente per riagganciarsi al più blasonato e visto “Il Mistero dei Templari”, qua i templari ci sono… ma sono solo la cornice al film e non certo l’elemento determinante (povero Giacobbo).
Il titolo originale “Season of Witch” era decisamente più azzeccato e sopratutto in tema con il contenuto.
Cavalieri epici che scortano una presunta strega ad un monastero.
A dire il vero, la trama è interessante e se fosse stata sviluppata in modo intelligente, il film sarebbe stato decisamente un bel pezzo.
La storia parte bene, con scene epiche e prosegue ancora meglio cercando di diventare un thriller. Dico cerca perchè purtroppo anche se l’ambientazione e lo stile della regia aiuta, il climax di fatto non c’è… sembra un coito interrotto. Ti aspetti sempre, da un momento all’altro, qualcosa che ti faccia balzare dalla poltrona, qualcosa che dia maggior senso alla trama, e invece, le scene Horror, già viste tutte nel trailer, non sono così “paurose” lasciando una certa amarezza in bocca.
E poi? E poi arriva la terza parte del film di cui parlo nello spoiler per non rovinarlo a chi vorrà andare a vederlo.
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Dopo aver tenuto più o meno banco per una buona mezzoretta, con un mediocre thriller medievale, il film prende la piega dello Z movie scadente, il cui titolo potrebbe essere tranquillamente “HellBoy Vs The Devil and The Ninja Zombie Monk”.
In questo film parallelo troviamo un sempre meraviglioso “Ronaldo PerlaUomo” nei panni di HellBoy e… no aspettate, HellBoy qua non c’entra. Ron Perlman interpreta il cavaliere spalla di Cage, suo fidato amico e compagno di tante battaglie che batte come un fabbro i poveri monaci zombie ninja rianimati dalla strega, rivelatasi essere il Demonio stesso nella sua peggior veste grafica. E come se non bastasse il povero Demonio, oltre a prenderle in modo triste, viene pure preso a capate sulla fronte da un epico Perlman in ottima forma, per essere poi sconfitto dal classico chierichetto dal visino pulito.. l’Orlando Bloom dei poveri…
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Alla fine dipende tutto da cosa vi aspettate e da cosa volete vedere. Il film si fa guardare, se non andate a vederlo con @Ala che rompe il cazzo tutto il tempo con le sue disquisizioni filologiche sui peli del culo del libro di Salomone, sopratutto se siete ben disposti ai film che cambiano ritmo e genere più volte. Il budget è alto e viene sprecato, come capita spesso nei film recenti, ma nel complesso i miei voti penso che premino questo prodotto.
Nicolas Cage: 5 (ha solo una espressione cosa volete dargli come voto)
Ron Perlman: 97 (è una delle mie facce del cinema preferite)
Trama: 6
Regia: 6
Effetti Speciali: 5
Voto Complessivo: 5,5 (il voto di Ron non conta!)
Se vi piace il genere allora vi consiglio caldamente di guardare il trailer nello spoiler.
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Veniamo al secondo film della serie.
[title]Priest 3D[/title]
Ebbene… come per il precedente film anche questo va visto decisamente senza alcuna aspettativa. Solo così potrete apprezzarlo al meglio.
Priest 3D fondamentalmente soffre dello stesso problema de “L’ultimo dei Templari”, cioè è un gran miscuglio di generi e ambientazioni, un incredibile pastone.
Citando un mio caro amico:
Bah… un ibrido di svariati generi. Tutto già visto. Botte, violenza, vampiri che sembrano i Lickers di Resident Evil, varie cose a caso assurde… se lo prendi così com’è non è male, però se hai uno smisurato background cinematrogafico alle spalle…. appunto è un vabbè.
Il film, dall’inizio alla fine sa di “già visto”, anche se la scelta di prendere attori non troppo famosi poteva essere vincente, è tutto il resto che non lo è.
Prendete Blade Runner, fondetelo con Blade, Resident Evil, Johna Ex, Trigun, Dredd, un po’ di V for Vendetta e chi più ne ha più ne metta, ed avrete Priest 3D.
Qualche spunto interessante c’è ma nulla di più.
Il personaggio principale è un cliche ambulante che batte come un fabbro bresciano sotto anfetamine e compie azioni epiche che vanno al di là della umana comprensione, nemmeno Dragon Ball si era mai spinto così avanti.
La trama è talmente inesistente, che quella di Super Mario Kart è più profonda ed interessante, gli attori recitano come il pomolo di una porta (cit.) ed è tutto terribilmente scontato e ovvio.
Peccato, perchè l’ambientazione originale da cui è tratto (il manhwa “Priest” di Hyung Min-woo, è decisamente un Masterpices, dai tratti duri e cruenti, dal disegno spigoloso ma molto dettagliato, che merita decisamente di essere letto) non ha nulla a che vedere con quella del film.
Il fumetto è decisamente un valido Western Horror ed è stato stuprato in modo indecente liberamente riadattato per il cinema.
L’unica componente che merita attenzione è il bellissimo prologo animato ad opera di Genndy Tartakovskij (quello de Il laboratorio di Dexter, Le Superchicche, Star Wars: Clone Wars) decisamente stupendo. Avessero fatto tutto il film in animazione sarebbe stato decisamente un EPIC WIN.
Voto Complessivo: 4