Stasera a Genova, nel salone del Maggior Consiglio del Ducale, nell’ambito della rassegna “Forme del Pensiero che Ride” c’è stata una fantastica, illuminante “lezione” con [url=http://www.danieleluttazzi.it/]Daniele Luttazzi[/url].
S’è parlato di libertà (di parola, di stampa, di pensiero), di democrazia, di Aristofane, di diritto, di politica, di religione e ovviamente di satira.
Ho sempre considerato Luttazzi un grande della comicità e della satira italiana, lo one-man-standing erede di Lenny Bruce nostrano anche se talvolta non ho capito il tono scatologico dei suoi pezzi.
La mia solida, enciclopedica ignoranza ne è uscita impercettibilmente scalfita (quindi nulla è perduto) e ho capito perchè serve, perchè la volgarità, anche estrema, può essere funzionale alla satira.
Siccome in questo blog ci siamo impegnati a non parlare di politica (ognuno si tiene le idee che si merita), non dovete andare a vedere questo [url=http://www.youtube.com/watch?v=ydEaq4tlmew]video [/url]o quest’altro [url=http://www.youtube.com/watch?v=zSRyHOdewv4]video[/url], potete invece andare su [url=http://www.youtube.com/results?search_query=luttazzi]YouTube [/url]e vedervi tutto il resto.
Oppure leggervi il suo ultimo libro, [b]La guerra civile fredda[/b]!
Cosmico!