Audio 3D alla Princeton University
Un professore della Princeton University, che di norma insegna propulsione aerospaziale, è sottobanco un audiofilo incallito, ed ha deciso di sviluppare una tecnologia che riuscisse a ricreare un audio 3D realistico, senza dover utilizzare più di due casse, e per di più senza tecnologie particolari. Questa tecnologia permette al cervello umano di ricreare e percepire spazialmente le fonti sonore, effetto che non può essere raggiunto neanche dai migliori sistemi hi-fi sul mercato.
Il tutto viene fatto infatti attraverso un filtro, che riesce a far percepire all’orecchio sinistro solo quello che è emesso dalla cassa sinistra, e così anche per l’orecchio destro. Il tutto senza diminuire la qualità dell’audio. Vi riporto di seguito una video intervista dove viene spiegato il funzionamento, e può essere ascoltato l’effetto direttamente sulle casse del vostro pc (Attenzione: non in cuffia). Se non avete voglia di vedere tutto il video, saltate a 6:00 per ascoltare direttamente quest’effetto meraviglioso (consiglio di chiudere gli occhi).
La Princeton University ha fornito una prima licenza ad una ditta locale, la Audtech Associates, la quale offre la possibilità ai propri clienti di installare a domicilio un sistema acustico con un filtro tarato sulle caratteristiche dell’acquirente (testa, collo, torso) e dell’ambiente in cui andrà fatta la riproduzione sonora, il quale consente una qualità della tridimensionalizzazione superiore. La ditta fornisce inoltre un secondo filtro, che può essere abilitato per far ascoltare l’effetto anche ad altre persone, ma con un leggero peggioramento della qualità.
Inoltre l’università ha preso accordi con la Cambridge Mechatronics per sviluppare televisori 3D con quest’effetto audio.
Che dire, il 3D ha rotto i cosiddetti, ma questa è pura magia.