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Qualche mese fa il deputato Ivano Miglioli (PD, ma comunque la proposta di legge è più o meno bipartisan) ha presentato una proposta di legge concernente disposizioni in materia di donazione del corpo post-mortem a fini di studio e ricerca. Nella relazione introduttiva Miglioli evidenzia che “l’unico modo per fare pratica di dissezione per gli studenti di medicina italiani – almeno per quanti possono permetterselo – è recarsi in Francia, in Spagna, in Belgio e in altri Paesi europei, dove è possibile frequentare corsi pratici su preparati anatomici: attualmente, in particolare, il 50 per cento dei partecipanti ai corsi francesi è italiano”.

La proposta di legge disciplina la donazione del corpo ai fini di studio e di ricerca scientifica dei soggetti dei quali è stata accertata la morte e che, in vita, ne hanno espresso il consenso.

Insomma un’iniziativa con la quale si vuole chiedere, a chi è disposto, di offrire il proprio corpo senza vita affinché questo serva a formare le nuove leve della chirurgia italiana, prima che il corpo venga restituito ai familiari in “condizioni civili e rispettose della dignità”.

[url=http://parlamentosalute.osservatorioistituzioni.it/articles/2618-proposta-di-legge-746-disposizioni-in-materia-di-donazione-del-corpo-post-mortem-a-fini-di-studio-e-di-ricerca-scientifica]Qui[/url] potete trovare il testo della proposta.

Che ne dite, la scienza si merita il nostro corpo?

Fonte: [url=http://www.uaar.it/news/2010/07/04/donare-proprio-corpo-alla-scienza/]Uaar[/url] e [url=http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2011-04-17/donare-scienza-proprio-corpo-160712.shtml?uuid=AaZsAmPD]Il sole 24 ore[/url]