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Il mondo che sfida la scienza: un esopianeta così strano da sembrare irreale

Il racconto dallo spazio è di un esopianeta a forma di limone, una ex stella ricca di diamanti al suo interno.

Il mondo che sfida la scienza: un esopianeta così strano da sembrare irreale

PSR J2322-2650b è una delle novità stranissime dell’Universo. Si tratta di un esopianeta a forma di limone presente nella Via Lattea. Questa caratteristica non soltanto incuriosisce gli scienziati ma mette in crisi le loro conoscenze attuali. Soprattutto sulla formazione ed evoluzione dei mondi extrasolari. PSR J2322-2650b è stato scoperto nel 2017, con telescopi satellitari sono state rilevate delle piccole irregolarità negli impulsi radio della sua stella madre.

Gli scienziati lo definiscono un altro “Giove caldo” e la stella attorno a cui ruota è una pulsar, ricca di neutroni e molto densa o compatta. Potrebbe essere il residuo di una supernova. La particolarità di questa stella è che ruota in 3,46 millisecondi ed emette radiazioni intense. Questo insieme di elementi potrebbe influenzare la forma e la struttura del pianeta a limone.

rappresentazione artistica del bizzarro esopianeta PSR J2322-2650b

Cosa sappiamo su PSR J2322-2650b, l’esopianeta a forma di limone? Gli astrofisici studiano la sua atmosfera e anche la struttura interna

Il telescopio spaziale James Webb è riuscito a scoprirlo grazie all’infrarosso che consente di studiare gli esopianeti colpiti da grandi emissioni di energia o radio. PSR J2322-2650b è allungato dalla gravità della stella e ha un’atmosfera riscaldata a circa 1.900 Kelvin dalle radiazioni gamma. Presenta venti che soffiano in direzione opposta alla rotazione del pianeta.

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La sua orbita è di 7,8 ore, fin qui abbiamo descritto alcune caratteristiche del nuovo esopianeta. Si hanno informazioni anche sulla sua struttura interna, l’atmosfera presenta elevate quantità di carbonio molecolare, C₂ e C₃. Questo pianeta al suo interno non ha acqua, anidride carbonica o aria ma diamanti formati da piogge di ghiaccio e altro materiale. Il pianeta precedentemente potrebbe essere stato una stella di elio con sistema binario.

La pulsar attorno a cui ruota viene inserita nella categoria delle “vedove nere” che erodono le compagne fino a trasformarle. Solo questa ipotesi può spiegare la presenza di elio e carbonio nell’atmosfera del nuovo esopianeta. Gli interrogativi sono tanti, più si esplorano sistemi lontani dal nostro e più arrivano scoperte che portano a formulare altre conoscenze e ipotesi.

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