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Un Natale in piena fioritura: la sorprendente biodiversità delle piante neozelandesi

Corteggiamenti estivi sotto l'albero di Natale, ma in un altro emisfero. Un professore di botanica ci racconta la vita segreta dei fiori neozelandesi.

Un Natale in piena fioritura: la sorprendente biodiversità delle piante neozelandesi

Philip Garnock-Jones è professore emerito di botanica alla Victoria University di Wellington. Su The Conversation, racconta un contesto naturale molto diverso da quello europeo. Il Natale è in piena fioritura nel cuore dell’estate neozelandese. Nell’immaginario dell’emisfero settentrionale, questa festa è legata al freddo, alla neve e a una vegetazione spoglia o in riposo. L’unico verde che sopravvive è quello dei grandi abeti alpini. In Nuova Zelanda, tra dicembre e febbraio la natura non è in attesa della primavera ma vive il suo momento di massima vitalità.

È il periodo della riproduzione delle piante, della fioritura spettacolare, di intensa attività tra uccelli, insetti e altri impollinatori. Un Natale rovesciato rispetto a quello europeo che racconta la biodiversità estiva. Il professore emerito ci racconta anche alcune caratteristiche delle piante da seme o da fiore: il 90% si affida agli animali attirandoli con colori vivaci e ricompense zuccherine. Utilizzano anche il vento sotto forma di soffioni o polline ma la strategia riproduttiva privilegia l’utilizzo di animali.

fiori di rewarewa

Dal pōhutukawa al kākābeak: i fiori simbolo dell’estate neozelandese, Philip Garnock-Jones per loro ha scritto un libro importante

Garnock-Jones spiega che i fiori non possono scegliersi il partner ma vogliono raggiungere altri fiori con il loro polline. Non seducono le piante ma gli impollinatori, così al nostro occhio ma anche alle nostre conoscenze arriva una festa di colori e strategie biologiche e strutturali. Il pōhutukawa è l’esempio più emblematico che racconta, il suo soprannome è “Albero di Natale della Nuova Zelanda”. A dicembre diventa rosso acceso per attirare soprattutto uccelli nettarivori e pipistrelli nativi.

Un calendario invisibile regola l’incontro tra fiori e impollinatori e plasma la biodiversità Un calendario invisibile regola l’incontro tra fiori e impollinatori e plasma la biodiversità

Poi, altre due piante, il korukoru che è un vischio autoctono dai fiori scarlatti che vengono impollinati dagli uccelli. Poi, si trova anche il ngutukākā o kākābeak che è un fiore pendulo raro quasi scomparso dalla natura neozelandese. La sua biodiversità si compone per l’85% di piante da fiore. Parliamo di un contesto che sicuramente attira molti turisti ma ha anche affascinato il cinema visto che la Nuova Zelanda fu scelta per alcune scene del Signore degli Anelli.

Philip Garnock-Jones ha scritto un libro dedicato ai fiori dal titolo He Puāwai: A Natural History of New Zealand Flowers. Racconta così il suo percorso: “Sono stato attratto dai fiori molto presto, molto prima di capire tutto questo […] In pensione, ho applicato la fotografia stereoscopica ai fiori per mostrarne le forme e le funzioni”.

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