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Avventura estrema in Mongolia: il finto campo su Marte sfida corpo e mente

Chi da bambino sognava di fare l’astronauta, dal 2029 potrà vivere un’esperienza immersiva nel deserto del Gobi, tra simulazioni marziane e vita quotidiana come in una missione spaziale reale.

Avventura estrema in Mongolia: il finto campo su Marte sfida corpo e mente

Un’esperienza di turismo sembra uscita da un romanzo di fantascienza. Il suo scenario è però già costruito nel cuore dell’Asia. Stiamo parlando del progetto MARS-V, un campo di simulazione marziana in costruzione nel deserto del Gobi (Mongolia). Già questa terra ha un fascino storico e paesaggistico incredibile, si aggiunge la possibilità di diventare astronauti per uno o più giorni. MARS-V è un’organizzazione non governativa con sede a Ulan Bator.

È attenta all’evoluzione dei viaggi spaziali, mira a costruire stazioni simulate di Marte sulla Terra. Più gli ambienti terrestri sono simili al Pianeta Rosso, più i turisti possono vivere un’esperienza che non è solo curiosa o divertente, ma anche divulgativa. Il deserto del Gobi, fotografato da numerosi reporter, ha un paesaggio arido e un suolo rossastro ricco di ossido di ferro. Il posto ideale per abituarsi alle difficoltà di un astronauta, questo deserto ha escursioni termiche estreme. Si passa da temperature sopra i 40 gradi a meno 40 gradi. Chi vive questa esperienza deve essere certo di potersi adattare. Non deve avere problemi di salute, essere cosciente della complessità di questa esperienza di turismo al limite.

l'equipaggio del MARS-V testa il prototipo di tute spaziali analogiche

I motivi di fondo del progetto MARS-V, nelle parole del CEO Enkhtuvshin Doyodkhuu. Dietro il grande sogno di volare nello spazio tutto il lavoro di addestramento e testi medici e psicologici

Mars-V inizierà ad accogliere piccoli gruppi di turisti a partire dal 2029, non manca molto, circa quattro anni. I partecipanti vivrannoun’esperienza di un mese tra habitat modulari e capsule spaziali interconnesse. Avranno alloggi, laboratori e serra, per una missione realistica non possono mancarele difficoltà che vivono gli astronauti veri.

Marte potrebbe aver ospitato la vita molto più a lungo di quanto immaginiamo Marte potrebbe aver ospitato la vita molto più a lungo di quanto immaginiamo

Comunicazioni con ritardo temporizzato, tute spaziali analogiche, attività esterne con rover che non sono semplici. In più, una rigida routine quotidiana fatta di esercizio, briefing, razioni liofilizzate e meditazione. Gli ospiti seguiranno un addestramento virtuale di un mese, faranno test fisici e psicologici che si dovranno superare. Niente telefono per un mese, forse qualcuno potrebbe rinunciare solo per questo.

Secondo il CEO di MARS-V, Enkhtuvshin Doyodkhuu, l’obiettivo non è solo l’avventura, ma anche l’esplorazione degli effetti psicologici dell’isolamento prolungato. È un tema cruciale per le future missioni spaziali. Il progetto si inserisce in un contesto globale in cui il turismo spaziale sta diventando una possibilità concreta ma a quali costi? Lo sanno le aziende private che lo promuovono come SpaceX e Blue Origin. Per ora un sogno per pochi visti i prezzi proibitivi.

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