Google chiude il monitoraggio del dark web: lo strumento gratuito scomparirà a febbraio
A partire da febbraio, Google non ti avviserà più se i tuoi dati sono comparsi in uno dei tanti database distribuiti nel dark web. L'azienda ha spiegato le ragioni dietro alla decisione. Cosa succederà ora?

Google ha annunciato che interromperà l’invio dei report sul dark web a partire dall’inizio del prossimo anno, chiudendo lo strumento gratuito che permetteva agli utenti di sapere se le loro informazioni personali erano apparse negli angoli più oscuri di internet. Lo strumento era inizialmente disponibile esclusivamente per gli abbonati a Google One, fino a quando l’azienda lo ha reso accessibile a tutti a metà del 2024.
Una volta attivato, il servizio inviava una notifica ogni volta che nome, indirizzo email e numero di telefono dell’utente venivano rilevati online, tipicamente a causa di violazioni di dati. Il report mostrava anche un elenco completo di tutte le corrispondenze trovate sull’account Google, insieme alle informazioni sulla violazione dei dati che aveva causato la fuga di quel particolare dettaglio.
Le ragioni della chiusura
Nell’annuncio via email, Google ha spiegato che sta interrompendo i report sul dark web perché “i feedback hanno mostrato che non fornivano passaggi successivi utili”. Il problema fondamentale dello strumento era proprio questo: si limitava a informare gli utenti che le loro informazioni erano comparse sul dark web, senza offrire alcuna guida concreta su come agire di conseguenza.
Un alert che segnala un problema senza fornire soluzioni concrete rischia di generare più ansia che benefici reali per gli utenti. L’azienda ha dichiarato che si concentrerà invece su strumenti in grado di fornire passaggi chiari e attuabili da intraprendere.
Come rimuovere i propri dati
Google cesserà il monitoraggio di nuovi risultati sul dark web a partire dal 15 gennaio 2026 e rimuoverà l’accesso al report dagli account degli utenti il 16 febbraio dello stesso anno. Gli utenti che desiderano rimuovere immediatamente il proprio profilo di monitoraggio possono farlo visitando la sezione “risultati con le tue informazioni” nella pagina ufficiale dello strumento.
Attualmente non sappiamo ancora se e come Google intenda colmare il vuoto lasciato da questo strumento. La buona notizia è che online esistono diverse alternative altrettanto utili, come Have I been pwned.