Scoperto il dettaglio che può dimezzare il rischio di infortuni tra i runner
La corsa è uno sport alla portata di tutti, ma non è semplice. Praticarla tutti i giorni significa coltivare delle buone abitudini, una tra queste è molto importante.

La corsa amatoriale può aiutare il sonno e, viceversa, il buon riposo può essere una forma di prevenzione contro gli infortuni sportivi. Ben 620 milioni di runner nel mondo troveranno utile questo recente studio di Jan de Jonge, psicologo del lavoro e dello sport presso due università, una dei Paesi Bassi e l’altra australiana.
La ricerca, pubblicata nell’ottobre 2025, ha coinvolto 425 corridori volontari. Gli atleti che hanno dormito poco o male hanno mostrato una maggiore esposizione alle lesioni rispetto a chi ha dormito regolarmente e cura la qualità del sonno. L’insonnia è un problema che può colpire anche chi pratica sport. Nei runner che hanno dormito poco è stata calcolata una probabilità 1,78 volte maggiore di subire un infortunio entro l’anno. La percentuale precisa di rischio è del 68% di lesione entro 12 mesi.
Le implicazioni del sonno sulla corsa, dormire bene non è un lusso e questa ricerca lo ricorda con nuove informazioni e dati
Il sonno è un pilastro fondamentale della performance sportiva, una delle conclusioni più importanti della ricerca. Un vero dogma, secondo il professor de Jonge, da affiancare al numero di chilometri o ore di allenamento, all’alimentazione e al recupero fisico. Dormire bene, per tutti ma soprattutto per chi corre, favorisce la riparazione dei tessuti, la regolazione ormonale e la concentrazione mentale. Quando non si dorme bene, i muscoli si indeboliscono, aumenta il rischio di infiammazione e diminuisce la prontezza cognitiva, essenziale per evitare cadute o urti.
Il sonno profondo non riguarda solo la durata, ma anche la continuità: difficoltà ad addormentarsi, risvegli frequenti e la sensazione di svegliarsi stanchi compromettono le fasi del sonno, in particolare quella REM, dove avvengono i processi di rigenerazione muscolare e neurale.
La ricerca ha confermato inoltre dati utili anche per chi lavora, studia o ha una vita familiare intensa: dormire poco aumenta il livello di cortisolo, l’ormone dello stress, mentre un buon riposo favorisce la produzione dell’ormone della crescita, fondamentale per la riparazione dei muscoli. Dormire bene, conclude lo studio, non dovrebbe essere considerato un lusso, ma un indicatore predittivo della salute atletica e, più in generale, del benessere psicofisico.