Cellule immunitarie più giovani in un mese? La scoperta arriva da un nuovo studio
Quattro frutti facilmente reperibili al supermercato sono alla base di un integratore importante, efficace anche per migliorare le cure contro il cancro.

Amazentis SA è un’azienda svizzera di biotecnologia che ha inventato un integratore in grado di ringiovanire le cellule immunitarie in quattro settimane. Le conosciamo con il nome di globuli bianchi o leucociti: oltre a tenere lontani batteri e virus, contrastano le cellule danneggiate o tumorali.
L’integratore di Amazentis si basa sull’urolitina A (UA), un metabolita generato dai batteri intestinali dopo il consumo di melograni, fragole, lamponi, frutta secca e altri alimenti. L’urolitina era stata studiata in precedenza per stimolare la mitofagia, un processo di eliminazione dei mitocondri danneggiati. Questo metabolita naturale è stato analizzato anche per altri effetti sulla salute cellulare, fino a rivelare un ruolo importante nel processo di invecchiamento.
La storia del farmaco che riesce a ringiovanire le cellule ma sul sistema immunitario sono necessarie altre ricerche cliniche
Prima di raccontare la nuova sperimentazione, vediamo cosa ha fatto Amazentis negli anni passati. Nel 2020, l’azienda ha introdotto Mitopure, una forma purificata di UA. Arriviamo al 2022, con un altro studio, Amazentis ha somministrato a pazienti anziani una dose giornaliera di 500 mg di urolitina: in quattro mesi è migliorata la forza muscolare. Nel nuovo studio clinico, invece, si sono registrati benefici sul sistema immunitario; la ricerca è stata pubblicata su Nature Aging.
Cinquanta adulti sani di mezza età sono stati divisi in due gruppi: il primo ha assunto 1000 mg di Mitopure al giorno, l’altro un placebo (una sostanza priva di principi attivi specifici). Anche qui, i risultati si sono visti dopo quattro settimane: chi ha preso l’integratore ha mostrato cambiamenti significativi nelle cellule immunitarie. Sono ringiovanite le cellule natural killer e le T CD8+. Gli esperti parlano di un ringiovanimento funzionale, ma con prudenza: saranno necessarie ulteriori verifiche con nuovi test. Gli scienziati non sanno ancora se i miglioramenti saranno duraturi, né quali effetti concreti avranno sulla salute e sulla longevità.
Gli autori scrivono: “Sebbene i nostri risultati forniscano una chiara prova di una riduzione delle caratteristiche di invecchiamento immunitario, sono necessari ulteriori studi per verificare se questi miglioramenti indotti dall’UA si traducano in benefici clinicamente tangibili“. Mitopure dovrà ora essere testato in uno studio clinico dedicato all’immunoterapia oncologica.