L’AI sta creando un’epidemia di false fatture e truffe contro le aziende
Il dipendente crea un finto scontrino, come quello di un taxi, usando l'AI e poi se lo fa rimborsare dall'azienda. Facilissimo: finché il datore di lavoro non lo scopre e ti denuncia.

Le aziende stanno affrontando un’ondata crescente di frodi perpetrate da dipendenti che utilizzano l’intelligenza artificiale per falsificare ricevute e scontrini di spesa. Il lancio di nuovi modelli di generazione di immagini da parte di colossi dell’AI come OpenAI e Google negli ultimi mesi ha scatenato un’impennata di ricevute generate con AI presentate internamente alle aziende, secondo le principali piattaforme software per la gestione delle spese.
Il fornitore di software AppZen ha rivelato che le ricevute false generate con AI rappresentavano circa il 14% dei documenti fraudolenti presentati a settembre, rispetto allo zero dell’anno scorso. Il gruppo fintech Ramp ha dichiarato che il suo nuovo software ha segnalato oltre un milione di dollari in fatture fraudolente nel giro di 90 giorni. Circa il 30% dei professionisti finanziari statunitensi e britannici intervistati dalla piattaforma di gestione spese Medius ha riferito di aver riscontrato un aumento delle ricevute falsificate dopo il lancio del GPT-4o di OpenAI lo scorso anno.
Foto realistiche: riconoscere i falsi è difficile
“Queste ricevute sono diventate così buone che diciamo ai nostri clienti: ‘non fidatevi dei vostri occhi'”, ha affermato Chris Juneau, vicepresidente senior e responsabile del marketing di prodotto per SAP Concur, una delle principali piattaforme di gestione spese al mondo, che elabora oltre 80 milioni di controlli di conformità mensili utilizzando l’AI.
Il boom delle fatture false, generate dall’AI, è stato ricollegato all’uscita di GPT-4o avvenuta allo scorso marzo: sarebbe questa versione dell’AI di OpenAI ad aver raggiunto una qualità fotorealistica, al punto da creare finti scontrini indistinguibili da quelli veri.
Creare documenti fraudolenti in passato richiedeva competenze di editing fotografico. L’avvento di software di generazione di immagini gratuiti e accessibili ha reso facile per i dipendenti falsificare rapidamente ricevute in pochi secondi scrivendo semplici istruzioni testuali ai chatbot. Diverse ricevute mostrate al Financial Times dalle piattaforme di gestione spese dimostravano la natura realistica delle immagini, che includevano pieghe nella carta, dettagli di articoli che corrispondevano a menu reali e firme autentiche.
La soluzione? Ovviamente affidarsi all’AI: sempre più aziende hanno iniziato ad usare strumenti automatizzati per identificare i falsi. Il software funziona scansionando le ricevute per controllare i metadati dell’immagine e scoprire se è stata creata usando ChatGPT o altri strumenti simili.