Squali e cambiamenti ambientali: il progetto che svela nuovi modelli di convivenza marina
L'Isola di Ascensione è circondata da squali ma anche da pescatori sportivi. I ricercatori vogliono risolvere il conflitto uomo animale per salvaguardare le specie marine protette.

L’uomo non ha sempre cacciato, ucciso e imprigionato gli animaliper necessità. Spesso, i pregiudizi alimentati da leggende popolari hanno accompagnato atti di vera crudeltà verso specie estinte oppure a rischio di estinzione. Gli squali rientrano tra questi animali, soprattutto perché marini. Basta leggere Moby Dick per avere il quadro quasi completo di sentimenti e pregiudizi che l’uomo prova di fronte a creature grandi e piccole che suscitano paura o mistero.
Superare paure e conflitti potrebbe ridurre il declino globale già degli squali. Lo dice una ricerca condotta sull’isola di Ascensione nell’Atlantico meridionale. Lo studio è stato pubblicato su People and Nature con il titolo “Social dimensions of shark–human interactions in a large remote marine protected area”. Ha coinvolto l’Università di Exeter e la ZSL, Zoological Society of London.
L’isola di Ascensione è un territorio britannico composto da 800 abitanti. Nel 2017 si sono verificati due attacchi di squalo non mortali. Nel 2019, l’isola è diventata area marina protetta. Ospita due specie di squali importanti: il Carcharhinus falciformis, noto anche come squalo di seta per la sua eleganza e particolarità della pelle, e quelli delle Galápagos, nome delle famose isole caratterizzate da una ricchezza di animali e piante unica al mondo.
Basta un solo attacco di squalo per cambiare per sempre l’atteggiamento delle persone, le abitudini di vita di un’isola nei confronti dell’oceano
L’isola di Ascensione attira ogni anno pescatori sportivi che diventano spesso preda degli attacchi di squalo. C’è un conflitto uomo-animale secondo i ricercatori. Il team ha intervistato 34 residenti per comprendere la percezione degli squali e gli effetti del contatto con essi. Ad un programma di conoscenza e educazione sulle specie marine, soprattutto quelle protette, i ricercatori vogliono aggiungere un monitoraggio satellitare dei movimenti degli squali. Ecco le parole dirette degli studiosi.
Dott.ssa Claire Collins (ZSL e Università di Exeter): “Le persone avevano opinioni differenti su quali numeri e comportamenti di squali fossero ‘normali’ e su come questi animali dovessero essere gestiti. Gli attacchi degli squali, uno dei quali ha causato una lesione mortale a bordo dell’Ascension, possono avere un impatto significativo sugli atteggiamenti delle persone. Questo include impatti psicosociali nascosti come stress e ansia, e dimostriamo che, di conseguenza, alcune persone hanno cambiato il loro modo di vivere e di usare l’oceano a causa della paura di essere attaccate“.