Microsoft ha il terrore di non sopravvivere all’era delle AI
Nadella avverte: anche i colossi non sono al sicuro nell’era AI. Microsoft rafforza la leadership interna con nuove nomine strategiche.

Satya Nadella ha lanciato un messaggio chiaro ai dipendenti Microsoft: nell’era dell’intelligenza artificiale nulla è garantito. Durante un incontro interno, il CEO ha ammesso che alcune delle divisioni più solide del colosso potrebbero perdere rilevanza nei prossimi anni, evocando il caso Digital Equipment Corporation come monito sui rischi che anche i giganti tecnologici corrono se non sanno rinnovarsi.
La trasformazione guidata dall’AI non è solo una promessa di crescita, ma anche una minaccia per prodotti storici come Office, che potrebbero un giorno risultare superati da modelli generativi capaci di creare documenti, presentazioni e fogli di calcolo senza software tradizionali.
Tra paure e cambiamenti
Il clima interno a Microsoft riflette queste preoccupazioni. Molti dipendenti parlano di morale in calo e di una cultura aziendale percepita come più fredda e rigida, complici anche le migliaia di licenziamenti avvenuti negli ultimi mesi. Nadella ha riconosciuto la necessità di “fare meglio”, ma non ha dettagliato come intenda riportare fiducia ed entusiasmo all’interno dell’organizzazione. Quel che è certo è che la leadership punta a non ripetere errori del passato, come l’occasione mancata con il mercato mobile, e a non restare indietro in un contesto dove l’AI viene vista come il prossimo grande spartiacque tecnologico.
Una nuova leadership interna
Parallelamente alle parole di Nadella, Microsoft ha annunciato alcune promozioni chiave. Charles Lamanna e Pavan Davuluri sono stati nominati presidenti rispettivamente per l’area Copilot e per il settore Windows e Surface. Lamanna, già protagonista nell’espansione dei servizi di intelligenza artificiale per le imprese, è considerato uno dei nomi emergenti destinati a entrare nel gotha della dirigenza.

Davuluri, invece, ha consolidato la sua leadership nella divisione client, con un ruolo cruciale nello sviluppo di Windows e Surface. Questi movimenti confermano come l’azienda voglia rafforzare il proprio assetto dirigenziale proprio in vista delle sfide che l’AI comporterà, puntando a guidare il cambiamento piuttosto che subirlo.


