Un nuovo studio collega le bevande zuccherate alla perdita dei capelli
Una nuova interessante ricerca mette in evidenza che le scelte dietetiche quotidiane possono avere un impatto significativo sulla perdita dei capelli.

Uno studio pubblicato su Nutrition and Health, ha riassunto le prove di 17 pubblicazioni con un numero di partecipati di oltre 61.000 unità, svelando così la correlazione tra alimentazione e salute dei capelli.
I risultati sottolineano che le concentrazioni di vitamina D dimostrano una correlazione inversa con la gravità dell’alopecia. Viceversa, un consumo eccessivo di bevande zuccherate porta ad una maggiore probabilità di perdita dei capelli, soprattutto negli uomini.

Alimentazione e salute dei capelli: i risultati del nuovo studio
Le prove recenti suggeriscono una profonda correlazione tra dieta e salute dei capelli. Infatti, è stato dimostrato che carenze nutrizionali di grave entità possono portare alla perdita dei capelli. Capire al meglio questa correlazione non solo permetterebbe ai consumatori di fare scelte più informate, ma consentirebbe anche agli psicologi e alle agenzie di sanità pubblica di affrontare al meglio i crescenti problemi che riguardano la salute mentale.
La ricerca, condotta secondo le linee guida Preferred Reporting Items for Systematic Reviews and Meta-Analyses (PRISMA), per garantire l’affidabilità dei risultati ha preso ogni studio precedente e l’ha valutato utilizzando la scala Newcastle-Ottawa (NOS) per gli studi osservazionali e lo strumento della Cochrane Collaboration per gli studi randomizzati. I risultati degli studi sono coerenti e hanno mostrato come i livelli sferici di vitamina D più bassi erano legati a una maggiore gravità sia dell’alopecia areata che dell’alopecia androgenetica.
Uno studio giapponese, invece, ha evidenziato che un’elevata assunzione di reticolo, ovvero vitamina A, è associata a una maggiore gravità dell’alopecia areata. Mentre uno studio cinese, condotto su 155 donne con alopecia, ha evidenziato i benefici del ferro, scoprendo che integrandolo nella propria dieta può essere utile per avere una migliore crescita dei capelli.
C’è poi uno studio che risale al 1971 e che ha collegato la privazione delle proteine alla riduzione del diametro e della pigmentazione del bulbo pilifero. Mentre un alto studio ha mostrato come un’elevata assunzione di verdure crocifere e prodotti a base di soia, riduceva la perdita dei capelli.


