Meta svela Tiramisu: il futuro della realtà virtuale svelato dai nuovi prototipi pazzeschi
Meta presenta Tiramisu, un visore VR iperrealistico con qualità visiva eccezionale ma campo visivo limitato. Sarà mostrato al SIGGRAPH 2025 a Vancouver.

Meta torna a far parlare di sé nel campo della realtà virtuale con il progetto Tiramisu, un prototipo pensato per portare l’immersione visiva a un livello mai visto prima. Presentato in anteprima questa settimana insieme ad altri dispositivi sperimentali come i visori Boba 3, il Tiramisu è stato definito dall’azienda come “hyperrealistic VR” e sarà esposto ufficialmente al SIGGRAPH 2025 di Vancouver, in programma la prossima settimana. Un’occasione strategica per mostrare quanto la divisione Reality Labs stia investendo per trasformare la realtà virtuale in un’esperienza quasi indistinguibile dal mondo reale.
Qualità visiva mai vista
Stando a quanto riportato dal blog ufficiale di Meta, Tiramisu promette una qualità visiva fuori scala: triplo contrasto, quattordici volte la luminosità massima e una risoluzione angolare 3,6 volte superiore rispetto al Meta Quest 3. In termini numerici, si parla di 1.400 nit di luminosità e una risoluzione angolare di 90 pixel per grado. L’obiettivo, secondo quanto affermato da Xuan Wang, ricercatore del team OPALS di Reality Labs, è arrivare a una realtà virtuale che superi una sorta di Turing test visivo, cioè che sia percepita dall’occhio umano come reale.
Tuttavia, il salto di qualità comporta compromessi: il campo visivo di Tiramisu è al momento ridotto a soli 33 gradi sia in orizzontale che in verticale, un dato molto distante dai 110° orizzontali e 96° verticali del Meta Quest 3. Anche il design risulta ancora piuttosto ingombrante, come mostrano le prime immagini diffuse da Meta, rendendo il prototipo poco adatto all’uso prolungato o al mercato consumer.
I visori Boba 3 in arrivo

Accanto al progetto Tiramisu, Meta ha presentato anche una serie di visori chiamati Boba 3, pensati per la realtà virtuale e mista. Questi prototipi si concentrano su un altro tipo di esperienza: un campo visivo estremamente ampio, che mira a catturare tutta la visione periferica dell’utente. Anche se Meta non ha ancora rilasciato dati dettagliati sui Boba 3, è chiaro che il confronto con Tiramisu non è sulla qualità visiva pura, ma sull’ampiezza dell’esperienza immersiva.
Tutti questi prototipi, pur essendo ancora lontani da una produzione commerciale, mostrano in modo evidente la direzione che Meta sta prendendo: investire su tecnologie all’avanguardia che spingano i confini della realtà virtuale verso una simulazione completa del mondo reale.


