Alcune notti contano più di altre: il sonno secondo la scienza
Analizzando la differenza sul sonno tra uomini e donne, gli scienziati stanno ottenendo molte risposte su questo bisogno fisiologico.

Da anni circola la notizia in rete che le donne necessitano di più ore di sonno rispetto agli uomini. Non è il semplice piacere di dormire, ma un bisogno fisiologico che si differenzia di persona in persona per fattori biologici, neurologici, psicologici e sociali. Le risposte semplici a medici, psichiatri e scienziati, interessati all’argomento sonno, non interessano. E, intanto, crescono nel web i canali social e video-socia, o siti web e blog, dedicati sia al benessere che al sonno.
Oggi, gli scienziati si affidano sempre di più a strumenti tecnici per fare ricerche sul sonno. Utilizzano, ad esempio, dispositivi indossabili, con questi hanno registrato il bisogno di venti minuti in più nel dormire delle donne rispetto agli uomini.
Ma sono un lasso di tempo molto labile e sfumato, considerando che sono state analizzate più di 70.000 persone. Tra uomini e donne, in fatto di dormire, ci sono differenze quando si superano i 40 o 44 anni. Da venti minuti di differenza si passa alla quasi mezz’ora.

Sonno profondo e depressione: gli uomini sono più soggetti a peggiorare nell’età, le donne invece hanno più problemi di salute mentale
Il sonno profondo è stato al centro delle preoccupazioni degli scienziati. Nella fase del sogno, lavorano la psiche, la personalità dell’individuo, i ricordi o le metabolizzazioni. E poi, anche cellule, muscoli, ossa e tutto ciò che si rigenera nelle persone e condiziona il benessere giornaliero e la salute in generale. Le donne sono più soggette all’insonnia ma hanno anche la capacità di trascorrere più tempo nel sonno profondo: 23% in una notte e più del 14% rispetto agli uomini. Gli uomini sono più soggetti a peggiorare nelle ore di sonno con l’età.
Le donne soffrono della mancanza di dormire insieme alla depressione, ne sono soggette sia per motivi ormonali, toccando i temi di gravidanza, mestruazioni e perimenopausa. Ma ci sono anche le motivazioni sociali con un’economia del lavoro che non considera salute mentale e del sonno importanti nelle otto o nove ore di impiego professionale, domestico e famigliare.


