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Ghiaccio millenario: la capsula del tempo più antica della Terra sta per essere svelata

Un blocco di ghiaccio risalente a moltissimi anni fa potrebbe rivelarci davvero molto sul clima terrestre del passato. Ecco perché.

Ghiaccio millenario: la capsula del tempo più antica della Terra sta per essere svelata

Alcuni esperti hanno rinvenuto un blocco di ghiaccio molto antico che risalirebbe a circa 1,5 milioni di anni fa e che potrebbe rappresentare un punto di svolta per l’assetto climatico del passato. L’obiettivo degli studiosi è proprio quello di sciogliere questo cubo per ottenere delle informazioni che possano dirci qualcosa che non sappiamo e che potrebbe risultare estremamente utile anche oggi.

Il blocco in questione è uno dei più grandi di sempre e deriva dalla calotta glaciale artica. Ad occuparsi di questo servizio BBC News, che si è recata nell’area della British Antarctic Surgery di Cambridge per immergersi nel posto in cui questa struttura è custodita.

A parlare di questo studio la dottoressa Liz Thomas, la quale ha dichiarato come il periodo di formazione del ghiaccio in questione corrisponda ad una fase di cui non disponiamo di troppe informazioni. L’ambiente in questione, poi, risulta essere molto delicato ed è per questo motivo che si compone di uscite di sicurezza e di un tempo di permanenza massimo di circa 15 minuti a persona.

capsula del tempo più antica della Terra

L’osservazione del ghiaccio millenario

Gli esperti dovevano recarsi all’interno della saletta del ghiaccio con un abbigliamento consono al contesto, ovvero con scarponi, tute imbottite e tutto quello che potesse favorire il mantenimento della temperatura corporea anche in luoghi così freddi. Alcune fotocamere si sono letteralmente congelate per il clima freddo e ostile, ma non hanno potuto fare a meno di riprendere la brillantezza del ghiaccio, soprattutto le parti più interne del blocco.

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L’obiettivo finale sarà quello di osservare per almeno due mesi lo scioglimento di questo blocco di ghiaccio, il quale rivelerà sicuramente la presenza di alghe e di esseri viventi che forse non sono più presenti ai nostri giorni. Per fare questo un liquido speciale verrà iniettato nel ghiaccio, così da rendere più facili le operazioni che consentiranno di tagliarlo e studiarlo con più precisione.

In questo modo non solo riusciremo a capire che cosa è accaduto nel passato, ma potremo avere le idee più chiare sui possibili cambiamenti che invece potrebbero colpire la Terra nei prossimi decenni. I cambiamenti, in effetti, sono stati davvero numerosi e il riscaldamento globale non è che uno degli effetti più importanti di questa lenta trasformazione.

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