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Meta compra Play AI: nuova mossa per dominare l’audio generato dall’intelligenza artificiale

Meta acquisisce la startup Play AI, specializzata in voci sintetiche realistiche. Il team rafforzerà i progetti AI vocali e conversazionali dell’azienda.

Meta compra Play AI: nuova mossa per dominare l’audio generato dall’intelligenza artificiale

Meta ha completato l’acquisizione di Play AI, una startup specializzata nella generazione di voci umane sintetiche, rafforzando ulteriormente la sua strategia nel campo dell’intelligenza artificiale conversazionale e della creazione di contenuti vocali.

Voci sintetiche sempre più naturali

Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’intero team di Play AI si unirà a Meta già dalla prossima settimana. L’accordo – i cui dettagli finanziari non sono stati resi noti – rafforza gli investimenti del colosso guidato da Mark Zuckerberg in tecnologie vocali avanzate, con l’obiettivo di creare voci sintetiche sempre più realistiche e di rendere ancora più credibili gli assistenti virtuali, i personaggi AI e i contenuti audio generati artificialmente.

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Play AI si è fatta notare nel settore per una piattaforma che permette di creare voci personalizzate con grande semplicità, sfruttando modelli di intelligenza artificiale addestrati per imitare il tono e l’inflessione della voce umana con impressionante fedeltà. Nella nota interna diffusa ai dipendenti, Meta ha definito la tecnologia sviluppata dalla startup “perfettamente allineata con la nostra roadmap”, citando applicazioni in ambiti che spaziano dai Meta AI Characters ai dispositivi indossabili, fino alla produzione di contenuti audio.

La corsa all’AI vocale

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L’acquisizione arriva nel pieno di un’intensa fase di reclutamento da parte di Meta, che negli ultimi mesi ha attirato diversi ex talenti di OpenAI e ha firmato un importante accordo con Scale AI. In quell’occasione, il fondatore Alexandr Wang è stato nominato a capo di una nuova unità Meta dedicata allo sviluppo di modelli di superintelligenza artificiale.

La mossa su Play AI appare come un ulteriore tassello di una strategia che punta a integrare AI conversazionale, avatar digitali e tecnologie vocali in prodotti destinati non solo ai social, ma anche alla realtà virtuale e ai futuri dispositivi AR/VR del metaverso. Proprio il comparto audio è oggi una delle nuove frontiere dell’intelligenza artificiale generativa: dai doppiaggi automatici alle voci degli assistenti, la naturalezza dell’output vocale sarà cruciale per l’adozione mainstream di queste tecnologie.

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