Leganerd.com
Menu

Costruzioni a basse emissioni: l’UE investe nella stampa 3D

La Northumbria University ottiene finanziamenti dall'UE per la ricerca sulla costruzione sostenibile attraverso la stampa 3D.

Costruzioni a basse emissioni: l’UE investe nella stampa 3D

Svolta nel settore delle costruzioni a basse emissioni. La Northumbria University ha ricevuto una borsa di studio davvero prestigiosa, la Marie Sktodowska-Curie Actions, per guidare una ricerca davvero innovativa sui materiali da costruzione, rigorosamente a basse emissioni di carbonio stampati in 3D.

È arrivato così un finanziamento di oltre un quarto di milione di euro che darà così la possibilità al ricercatore post-dottorato Dr. Jyotirmoy Mishra di potersi unire alla Northumbria University e intraprendere così una borsa di studio per esplorare il potenziale di attivatori alternativi sostenibili provenienti da rifiuti nelle malte geopolimetriche stampate in 3D.

costruzioni sostenibili

Nuovi progetti UE riguardano le costruzioni a basse emissioni

A guidare il progetto, il Professor Associato Keethan Poologanathan Responsabile di Ingegneria Strutturale presso la Northumbria, insieme al professore associato di ingegneria civile e Dr. Vikki Edmondson e al Professore Associato di Ingegneria Strutturale, Dr. Mohammadali Rezazadeh. L’obiettivo di questo progetto è quello di andare a sviluppare materiali nuovi da costruzione, utilizzando scarti agricoli e industriali, che potrebbero essere utili nella costruzione, riducendo in modo significativo l’impatto ambientale del settore edile.

L’enorme stampante 3D che rivoluziona l’edilizia: realizza case in meno di 80 ore L’enorme stampante 3D che rivoluziona l’edilizia: realizza case in meno di 80 ore

I ricercatori in questione, si sono posti quindi un obiettivo ovvero offrire soluzioni edilizie più rapide, efficienti e che possano rispettare l’ambiente nel contempo. Inoltre, un altro obiettivo sarà quello di sviluppare malte geopolimeriche stampabili in 3D utilizzando degli attivatori alcalini alternativi derivati da rifiuti, sostituendo così il cemento Portland.

L’opportunità di esplorare attivatori alternativi a base di rifiuti in malte geopolimeriche stampate in 3D è tanto tempestiva quanto essenziale per affrontare le sfide climatiche globali nell’ambiente costruito. L’assegnazione della borsa di studio post-dottorato MSCA rappresenta un traguardo significativo che farà progredire notevolmente la mia carriera di ricercatore e mi permetterà di tradurre la ricerca in soluzioni rilevanti per l’industria”. Questo quanto dichiarato dal Dott. Jyotirmoy Mishra commentando la sua borsa di studio. Lo stesso ha fatto sapere poi che il calcestruzzo stampato in 3D rappresenta il futuro dell’edilizia sostenibile e che questa ricerca contribuirà a ridurre sicuramente le emissioni di carbonio, minimizzare gli sprechi e tagliare i costi dei materiali.

Ti potrebbero interessare
Costruzioni a basse emissioni: l’UE investe nella stampa 3D