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La Luna e quel magnetismo inspiegabile: nuova ipotesi dagli scienziati del MIT

Un impatto asteroidale avrebbe temporaneamente amplificato il campo magnetico lunare: la nuova ipotesi del MIT apre scenari inattesi.

La Luna e quel magnetismo inspiegabile: nuova ipotesi dagli scienziati del MIT

Perché alcune rocce lunari riportate sulla Terra dalle missioni Apollo mostrano tracce di un forte campo magnetico, nonostante la Luna oggi ne sia praticamente priva? È un mistero che resiste da decenni, ma una nuova ipotesi avanzata dai ricercatori del MIT potrebbe offrire una spiegazione sorprendente. Secondo uno studio pubblicato su Science Advances, il segreto potrebbe nascondersi in un gigantesco impatto asteroidale avvenuto miliardi di anni fa, in grado di amplificare temporaneamente un debole campo magnetico esistente.

Quando un asteroide cambia la storia della Luna

Lo scenario tracciato dai ricercatori prende in esame un periodo in cui la Luna possedeva un campo magnetico molto debole, forse generato da un meccanismo di tipo dinamo all’interno del suo piccolo nucleo. Tuttavia, data la scarsa differenza di temperatura tra nucleo e mantello, l’attività convettiva necessaria a sostenere un forte campo magnetico sembrava improbabile. Da qui il dubbio: come spiegare i campioni magnetizzati?

L’ipotesi del MIT prevede che un impatto enorme, come quello che ha formato il bacino Imbrium, abbia generato una nube di plasma capace di avvolgere la Luna e amplificare il campo magnetico già presente, anche se debolissimo. Questo effetto, secondo le simulazioni, sarebbe durato appena una quarantina di minuti, ma abbastanza da imprimere una traccia magnetica duratura nelle rocce colpite. Fondamentale, secondo lo studio, anche l’effetto delle onde d’urto: lo scuotimento dei materiali avrebbe permesso ai minerali di riallineare i propri spin magnetici, registrando il campo temporaneamente potenziato. È un’ipotesi che richiede una notevole combinazione di eventi, ma che apre una nuova strada per comprendere il passato geologico della Luna.

campo magnetico luna

Nuove missioni, nuove risposte

Non è la prima volta che si tenta di risolvere questo enigma. Negli ultimi anni, sono state proposte altre spiegazioni: dal raffreddamento differenziale del mantello lunare alla possibilità che le firme magnetiche siano state prodotte solo da meteoriti o comete. Ma nessuna teoria, finora, aveva combinato con successo gli elementi del dinamo interno e di un impatto esterno, come fa invece questo nuovo lavoro. Per provare definitivamente la validità dell’ipotesi, i ricercatori guardano ora alle future missioni Artemis della NASA.

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I campioni che saranno raccolti potrebbero contenere indizi cruciali, soprattutto se verranno analizzati con la consapevolezza che tracce di shock non devono essere scartate come avveniva in passato. Tutto però dipenderà dai finanziamenti, attualmente in bilico, anche se Artemis II e III restano per ora confermati. Se la teoria venisse confermata, cambierebbe non solo la nostra comprensione della Luna, ma anche il modo in cui interpretiamo le firme magnetiche di altri corpi celesti privi di campo magnetico attuale.

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