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Nuova scoperta astronomica: le super-Terre sono più numerose del previsto

Le super-Terre potrebbero essere comuni e più numerose del previsto. Ma cosa hanno scoperto gli astronomi?

Nuova scoperta astronomica: le super-Terre sono più numerose del previsto

Le super-Terre potrebbero essere più comuni di quanto previsto. È questo sostanzialmente quanto scoperto da un gruppo di scienziati e astronomi i quali affermano che gli esopianeti simili alla Terra potrebbero effettivamente essere tanti nella via Lattea, più di quanto si possa pensare.

Inoltre, i ricercatori in questione hanno scoperto una insolita super-Terra in orbita, proprio attorno alla sua stella ad una distanza simile a quella di Giove. Si tratterebbe di un intervallo orbitale per il quale fino ad oggi è stata attribuita la frequenza di pianeti più grandi. A parlare è stato l’autore principale dello studio, nonché l’astrofisico Weicheng Zang dell’Harvard and Smithsonian Center for Astrophysics.

super-Terra

Le super-Terre sono più numerose di quanto si è pensato fino ad oggi

“Abbiamo trovato una ‘super-Terra’, ovvero più grande del nostro pianeta ma più piccola di Nettuno, in un luogo in cui prima erano stati trovati solo pianeti migliaia o centinaia di volte più massicci della Terra“, questo quanto dichiarato dall’autore.

I ricercatori hanno anche studiato i cambiamenti della luminosità apparente della stella ospite del pianeta, inserendoli così in dati più ampi provenienti dal sondaggio Korea Microlensing Telescope Netword, che altro non è che un trio di telescopi che si trovano in Australia, Cile e Sudafrica. Gli esperti hanno così esaminato i rapporti di massa tra un volume ampio di esopianeti e stelle ospiti, puntando l’attenzione sulla demografia planetaria della nostra galassia.

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I risultati dello studio sono stati sorprendenti, visto che i ricercatori hanno scoperto come le super-Terre non si limiterebbero a orbite di breve periodo vicino alle loro stelle ospiti ma possono esistere anche a distanze maggiori, con dei periodi orbitali molto più simili a quelli dei giganti gassosi del nostro Sistema Solare.

Gli scienziati sapevano che c’erano più pianeti piccoli che pianeti grandi, ma in questo studio siamo stati in grado di dimostrare che all’interno di questo schema generale ci sono eccessi e deficit”. Questo è quanto affermato dal coautore Andrew Gould, astronomo della Ohio State University. “È molto interessante”. Questo nuovo studio risulta essere il più grande del suo genere fino ad oggi effettuato e comprende un numero di esopianeti tre volte superiore rispetto ai campioni precedenti.

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