Il telescopio spaziale Hubble rivela un’incredibile prospettiva su una galassia vicina alla Terra
Una recente osservazione, effettuata con il telescopio Hubble, ha evidenziato uno spettacolo affascinante che offre nuovi spunti per capire come avviene la formazione stellare.

Il potente telescopio spaziale Hubble ha immortalato un’immagine mozzafiato riguardante la Piccola Nube di Magellano (SMC), una galassia nana vicina alla Terra, mostrando una straordinaria scambievolezza di polvere e stelle. Questa galassia, che dista circa 200.000 anni luce dal Pianeta, occupa prevalentemente la costellazione del Tucano, protraendosi con una piccola parte verso la vicina costellazione di Hydrus.
SMC rappresenta una delle poche galassie osservabili a occhio nudo, tanto che gli osservatori nell’emisfero australe e in alcune latitudini settentrionali possono riconoscerla perfettamente, nel firmamento notturno. Qui si mostra come una porzione separata dalla Via Lattea. I ricercatori hanno sfruttato la potenza di Hubble utilizzando il dispositivo Wide Field Camera 3 (WFC3 ), per osservare lo spettacolo tramite 4 filtri differenti.
Ogni filtro prevede diverse lunghezze d’onda della luce, fornendo una visione policroma di nubi di polvere che si muovono attraverso un campo di stelle. L’immagine immortalata da Hubble ha individuato una piccola zona della SMC, In prossimità di NGC 346, una galassia che accoglie diverse stelle massicce, che si spostano con un movimento a spirale.

Il mistero della nascita delle stelle nella galassia della Piccola Nube di Magellano
NGC 346, galassia satellite della Via Lattea, potrebbe incentivare la formazione degli astri, mediante un moto molto affine a un flusso di gas e stelle. Gli scienziati ritengono che questo sia un metodo utile per incrementare la nascita delle stelle. La formazione di stelle nella Piccola Nube di Magellano potrebbe fornire, infatti, nuove risposte sull’Universo primordiale, che aiuterebbero gli astronomi nella comprensione dei fenomeni che regolano questo evento.
La Piccola Nube di Magellano presenta una composizione chimica più semplice confronto a quella della via lattea quindi più simili a quella delle galassie che hanno caratterizzato l’universo primordiale. L’utilizzo del telescopio Hubble si è rivelato fondamentale, nel corso degli anni, con osservazioni ripetute ai fini delle dinamiche relative all’evoluzione dei corpi celesti più affascinanti dell’Universo. Ovviamente, la ricerca non si ferma qui, poiché serviranno indagini ancora più approfondite che consentiranno di fare ulteriori progressi in questo campo così misterioso.


