La Space Force statunitense punta ad espandere il suo arsenale di armi spaziali
La Space Force statunitense pianifica un ampliamento dell'arsenale di armi spaziali per contrastare Cina e Russia. Il Gen. Saltzman: "Dobbiamo colmare il divario tecnologico"

La Space Force americana sta per compiere un passo decisivo nell’evoluzione della guerra orbitale. Il Gen. Chance Saltzman, capo delle operazioni spaziali, ha rivelato che le forze USA necessitano urgentemente di nuove armi spaziali per contrastare l’avanzamento tecnologico dei principali avversari strategici.
Una nuova era per le guerre stellari
Per la prima volta in oltre un secolo, stiamo assistendo all’emergere di un nuovo dominio di guerra dopo terra, mare e aria. La Space Force, istituita cinque anni fa, sta ora definendo cosa significhi realmente la guerra orbitale, passando rapidamente dalla visione dello spazio come “ambiente benigno” a quella di un vero e proprio “dominio di guerra”.
Il Gen. Saltzman ha illustrato sei categorie di armi spaziali che la Space Force dovrebbe sviluppare: laser terrestri, disturbatori di frequenze radio a terra, armi cinetiche terrestri, laser spaziali, sistemi di disturbo in orbita e armi cinetiche spaziali. Attualmente, gli Stati Uniti non hanno ancora sviluppato tutte queste categorie, a differenza di Cina e Russia che stanno avanzando rapidamente.
“Perché avere una forza militare spaziale se non per eseguire il controllo dello spazio?” ha dichiarato Saltzman, sottolineando che ogni “guardiano” (così vengono chiamati i membri della Space Force) è un combattente, indipendentemente dalla sua specialità.
La Cina e la corsa alle armi spaziali

La Cina rappresenta oggi la principale preoccupazione per i vertici militari americani. Con oltre 1.000 satelliti in orbita, di cui più di un terzo dedicati a missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione, Pechino ha creato quella che il Lt. Gen. Doug Schiess definisce “un’enorme rete letale” in grado di colpire forze navali, terrestri e aeree a distanze molto maggiori.
L’arsenale cinese include già missili anti-satellite a lancio diretto, satelliti co-orbitali, piattaforme di guerra elettronica come disturbatori mobili e sistemi di energia diretta (laser). La Russia, dal canto suo, ha testato satelliti in grado di lanciare proiettili capaci di distruggere altre navicelle spaziali in orbita.
Nonostante il Gen. Saltzman preferisca armi che possano “negare, disturbare e degradare” le capacità nemiche piuttosto che distruggere fisicamente (generando pericolosi detriti spaziali), ritiene fondamentale avere a disposizione l’intera gamma di opzioni offensive: “Più armi abbiamo, più opzioni possiamo offrire al presidente”.


