Lego triplica gli sviluppatori: l’azienda va All-In sui videogiochi
Dopo il successo della collaborazione con Fortnite, LEGO punta a creare un team interno per lo sviluppo di videogiochi ad alto budget. Gli obiettivi sono estremamente ambiziosi...

Dopo decenni di collaborazioni con studi esterni, Lego ha deciso di prendere in mano le redini della propria strategia nel settore del gaming. L’azienda danese, forte dei recenti successi come Lego Fortnite, che ha attirato ben 87 milioni di giocatori, sta investendo massicciamente nella creazione di un team di sviluppo interno. La mossa si inserisce in un contesto di straordinaria crescita economica per il brand, che nel 2024 ha registrato un aumento dei ricavi del 13%, raggiungendo la ragguardevole cifra di 74,3 miliardi di corone danesi (10,9 miliardi di dollari).
Una strategia ambiziosa in un mercato fiorente
“Possiamo sicuramente affermare che, finché operiamo sotto il marchio Lego, possiamo creare esperienze per bambini di tutte le età, digitali o fisiche”, ha dichiarato il CEO di Lego Niels Christiansen al Financial Times. Per realizzare questa visione, l’azienda ha investito centinaia di milioni di dollari, triplicando il numero dei suoi sviluppatori software fino a superare quota 1.800. “Abbiamo fatto molti investimenti per il futuro – preferirei quasi sovrainvestire. Questo è il vantaggio di essere un’azienda a conduzione familiare con una visione a lungo termine”, ha aggiunto Christiansen. Resta da chiarire se Lego intenda interrompere completamente le collaborazioni con gli studi esterni, una mossa che potrebbe rivelarsi rischiosa considerando il successo di titoli come “Lego Indiana Jones: The Original Adventures” e lo straordinario “Lego Star Wars: The Skywalker Saga“.
Dal rischio bancarotta alla diversificazione del business
Quando circa 20 anni fa era sull’orlo della bancarotta, Lego aveva esternalizzato attività come lo sviluppo di videogiochi e la gestione dei parchi a tema. Oggi, con un’attività principale estremamente florida (l’utile operativo è cresciuto del 10% raggiungendo 18,7 miliardi di corone danesi, pari a 2,7 miliardi di euro) e ricavi quasi raddoppiati negli ultimi cinque anni, l’azienda può permettersi di diversificare nuovamente il proprio business. Oltre a costruire la propria divisione gaming, Lego ha riacquistato i parchi a tema Legoland, segnando un ulteriore passo nella strategia di diversificazione che va oltre il tradizionale business dei mattoncini fisici. Lo sviluppo di videogiochi rimane comunque una sfida complessa, e il team interno di Lego dovrà trovare il giusto equilibrio tra gameplay divertente e l’umorismo caratteristico del marchio.


