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Il cambiamento climatico minaccia il futuro agricolo della Cina

Il cambiamento del clima potrebbe avere dei risvolti a dir poco drammatici per l’agricoltura cinese.

Il cambiamento climatico minaccia il futuro agricolo della Cina

Un nuovo studio ha fatto emergere dei dati piuttosto inquietanti circa la situazione agricola della Cina. Secondo quanto riportato da alcune riviste scientifiche, il 35% di tutti quei territori rivolti all’agricoltura potrebbero scomparire in maniera definitiva prima del 2100. Questo a causa del riscaldamento globale e di tutti i cambiamenti climatici che si sono verificati nell’ultimo periodo.

Alcuni scienziati hanno avuto la possibilità di esprimere il proprio parere sulla questione. Hanno fatto notare come molti dei campi che prima venivano dedicati all’agricoltura ora si siano trasformati in boschi e foreste.

Ad analizzare parte di questi dati il direttore dell’Università Normale di Pechino, Gao Peichao, il quale si è soffermato sui cambiamenti dell’ultimo periodo, facendo delle comparazioni con delle mappe che riportavano le varie zone agricole fino a qualche anno fa. I vari terreni sono stati definiti a bassa, media e alta densità proprio per esaminare la quantità di umidità che c’era una volta e quella che, invece, si sta registrando in questo momento.

agricoltura e cambiamento climatico in Cina

L’agricoltura cinese potrebbe essere a rischio a causa del cambiamento climatico

Gli scienziati si sono poi soffermati su come i vari territori potessero cambiare laddove la temperatura aumentasse di soli 1,5 °C. Questo ha quindi dimostrato come, entro il 2100, la situazione potrebbe drasticamente peggiorare fino a comportare la perdita di una grossa fetta dei terreni e riservati a tale scopo. Questo nonostante si stia facendo di tutto per rispettare l’accordo di Parigi e tenere sotto controllo tutto ciò che ha a che fare con il cambiamento climatico.

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Per assistere ad un’inversione di rotta, infatti, bisognerebbe avviare un nuovo processo che porterebbe i vari paesi a ridurre tutte le emissioni prima del 2030, ma anche in questo caso assisteremo comunque ad una grande perdita in termini ecologici. È emerso, inoltre, come alcuni paesi come l’India, la Cina e l’Europa non abbiano presentato in tempo tutto ciò che poteva rappresentare un piano in grado di contenere tali emissioni ed è per questo che alla fine nulla di concreto è andato in porto. Riusciremo a fare qualcosa per salvare la situazione prima che sia troppo tardi?

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