Una ricerca della Tulane University sottolinea che i benefici della dieta mediterranea per il cervello sono collegati alla regolazione del microbiota intestinale. Lo studio, pubblicato su Gut Microbes Reports, dimostra questo tipo di dieta sviluppa un microbiota diverso. Si tratta di un microbiota diverso da quello sviluppato dalla dieta occidentale, con impatti positivi su memoria e funzioni cognitive. Rebecca Solch-Ottaiano, PhD, spiega come le scelte alimentari possano influenzare le prestazioni cognitive.
Questo sarebbe possibile attraverso il rimodellamento del microbioma. Alcuni esperimenti sui topi dimostrano come l’aumento di batteri apporti benefici. Si tratta di migliori capacità cognitive. Nello specifico, i livelli più elevati di batteri come Candidatus Saccharimonas sono stati associati a migliori prestazioni cognitive. Livelli elevati, invece, di batteri come Bifidobacterium sono stati collegati a una funzione di memoria più scarsa.
I benefici della dieta mediterranea per la scuola e il lavoro
Per intenderci, la dieta mediterranea comprende delle componenti essenziali:
- Olio d’oliva come fonte primaria di grassi,
- Frutta e cerali integrali;
- Verdure e fibre provenienti da varie fonti vegetali;
- Pesce e proteine magre;
- Carne rossa limitata e grassi saturi.
La ricerca ha evidenziato anche il mantenimento, da parte del gruppo di topi sottoposto ad una dieta mediterranea, di livelli inferiori di LDL. Lo studio e il primo nel suo genere e suggerisce l’applicazione dei risultati nei giovani adulti. La scelta di seguire una dieta mediterranea potrebbe apportare benefici per le prestazioni lavorative e scolastiche. Infatti, il Dr. Demetrius M. Maraganore afferma:
I nostri risultati suggeriscono che la dieta mediterranea o i suoi effetti biologici potrebbero essere sfruttati per migliorare le prestazioni scolastiche negli adolescenti o le prestazioni lavorative nei giovani adulti.
Tuttavia, gli esperti sottolineano la necessità di approfondire tale indagine per l’essere umano. Ciò permetterebbe di comprendere la complessa relazione tra dieta, batteri intestinali e funzioni cerebrali nei giovani.