Lo studio “Diversi RNA vegetali rivestono le foglie di Arabidopsis e sono distinti dagli RNA apoplastici” è stato pubblicato negli Atti della National Academy of Sciences. Gli autori sono i ricercatori dell’Università dell’Indiana. Dall’articolo si evince che sulla superficie fogliare ci sono abbondanti RNA stabili. Questa stabilità potrebbe essere associata alla capacità dell’RNA di formare condensati con polisaccaridi, come la pectina.

La ricerca menzionata dimostra che i microbi che colonizzano le superfici delle foglie sono esposti all’RNA delle piante. È plausibile che i microbi interagiscano con questo RNA. A sua volta, l’RNA influisce in questi microbi sull’espressione genica. Quindi è stato scoperto che l’RNA presente sulle fogli è in gradi di plasmare le comunità microbiotiche che le abitano, condizionando così la salute delle piante e le interazione all’interno del loro habitat.

Ciò che ci entusiasma di più di questa scoperta è che indica che le piante possono controllare i loro microbiomi, in parte, regolando l’espressione genica nei microbi utilizzando l’interferenza dell’RNA cross-kingdom, noto anche come RNAi.

Roger Innes, l’autore senior dell’articolo

piante e microbiomi

La scoperta che riguarda l’RNA sulle foglie non è importante solo per le piante

L’interferenza dell’RNA è un tipo di regolazione genica in cui le cellule possono ridurre l’espressione di un gene. Viene espresso un piccolo RNA che può accoppiarsi con l’RNA del gene bersaglio. Questo tipo di modulazione genetica si verifica in quasi tutti gli organismi viventi. Solo di recente è stato confermato che gli RNA prodotti da un organismo possono essere presi da un altro organismo. In un secondo momento, gli RNA si accoppiano con gli RNA nell’organismo ricevente.

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La manipolazione delle comunità microbiche da parte dell’RNA ambientale sta probabilmente avvenendo anche nel nostro intestino, con l’RNA secreto dalle nostre cellule epiteliali intestinali“, afferma Innes. E aggiunge che è molto probabile che l’RNA sulla superficie delle foglie, come l’insalata, possa influenzare i nostri microbiomi intestinali.

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